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SWAP. Per il Pdl un altro importante passo in avanti

Il partito di Olimpieri esprime un duro giudizio sul centrosinistra  e sulle " tesi degli azzecca-garbugli e degli sbracioni nostrani" in tema di Swap e recita l'usuale fervorino sulla capacità dell'Amministrazione Còncina

Riceviamo dal PdL di Prvieto e pubblichiamo

Gli orvietani nei primi anni del nuovo millennio hanno toccato con mano cosa è stata  la "finanza creativa", tanto che - prima nel 2001 e poi nel 2007 -  la sinistra nostrana, mentre da un lato blaterava nel contestare la finanziarizzazione dei mercati,dall'altro lato si cimentava concretamente nello scommettere con i soldi dei contribuenti orvietani attraverso lo strumento finanziario degli swap. In buona sostanza in quegli anni abbiamo assistito alla doppiezza con cui la sinistra gestiva il potere ad Orvieto: per farsi bella di fronte al popolo si stracciava le vesti contro la "finanza creativa", ma poi, nei fatti concreti, stipulava contratti aventi ad oggetto esclusivamente scommesse sull'andamento dei tassi di interesse e lo faceva con i soldi dei contribuenti ed infischiandosene dei danni che avrebbe procurato alle future generazioni. Pertanto occorre sempre ricordare che le scellerate scelte fatte nel 2001 e nel 2007 hanno determinato per casse del Comune trasferimenti per  milioni e milioni di euro presso le casse delle banche, senza che la città ricevesse in cambio nessuna controprestazione. Da quando il Sindaco Concina e la sua maggioranza governano la città c'è stato un totale e dirompente cambio di marcia, al fine di impedire che una parte importante (circa 900.000 euro all'anno!!) della contribuzione tariffaria degli orvietani andasse nei forzieri di due banche, tra l'altro una scozzese (RBS) ed una di proprietà francese (BNL). Senza perdere tempo, si sono immediatamente studiate le carte ed i contratti e si sono fatte scelte decise, con l'unico fine di tutelare Orvieto.  Quello che è stato fatto in questi due anni è ormai sotto gli occhi di tutti. Con RBS (banca scozzese) si è chiuso definitivamente ogni rapporto contrattuale nell'ottobre del 2011 con una accordo transattivo che ha "salvato" le casse del Comune dal pagare centinaia di migliaia di euro ogni anno e fino al 2031: tra l'altro le proiezioni statistiche sui flussi in materia di tassi di interesse avrebbero ancora di più appesantito le somme da pagare alla banca scozzese, Inoltre, se il Comune di Orvieto avesse voluto  intentare causa civile contro RBS, lo avrebbe dovuto fare costituendosi in giudizio presso il foro competente di Londra con costi impressionanti e con una approssimativa certezza di uscirne perdente. Con BNL, avendo sede giuridica e legale in Italia, si è intentata causa civile presso il foro territorialmente competente e si è riusciti ad affermare ragioni in fatto ed in diritto che hanno portato, attraverso un provvedimento non più appellabile in sede di procedimenti d'urgenza, a bloccare i flussi di pagamento dal Comune a BNL: un provvedimento che non solo fa scuola in Italia sotto il profilo giuridico, ma dimostra come il Sindaco Concina e la sua maggioranza abbiano agito in maniera seria e costruttiva per tutelare gli interessi della comunità orvietana. Il provvedimento del Tribunale di Orvieto è, quindi, non solo un altro tassello per chiudere definitivamente e positivamente la vergogna delle scommesse fatte con i soldi pubblici, ma dimostra come il lavoro silenzioso e costante di questi due anni e mezzo stia realmente portando dei benefici concreti alla città. In questi ultimi mesi in materia di swap abbiamo ascoltato e letto di tutto e sarebbe troppo facile ricordare le strampalate tesi degli "azzecca-garbugli" e degli "sbracioni" nostrani, così come sarebbe altrettanto facile ricordare quello che i rappresentanti del centro-sinistra affermavano su questa materia in Consiglio Comunale. Stendiamo un velo pietoso. Quello che conta in politica - come nella vita - sono i fatti concreti. Ed in materia di swap  Concina e la sua maggioranza hanno dimostrato di agire concretamente in difesa della città e di lavorare per impedire che i soldi degli orvietani continuassero ad andare - senza nessuna controprestazione - dentro le casse delle banche. Questi sono fatti, tutto il resto sono chiacchiere.

Pubblicato il: 15/04/2012

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