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ITALIA - Napoli, indagato il poliziotto (19 anni) che ha ucciso baby-rapitore (13 anni)

È indagato per eccesso colposo di difesa il poliziotto di 19 anni che sabato sera ha ucciso a Napoli Salvatore D.M. di 13 anni

Cronaca


di redazione

 È indagato per eccesso colposo di difesa il poliziotto di 19 anni, da un anno nella Polizia, che sabato sera ha ucciso a Napoli con un colpo di pistola Salvatore D.M. di 13 anni che tentava di rubargli il motorino impugnando un'arma giocattolo. Ferito lievemente un complice, di appena 17 anni. La decisione, dopo che il giovane agente è stato sentito per circa un'ora e mezza domenica mattina dal pm Monica Campese.

«Stavo andando a casa della mia ragazza, quando mi son accorto che da un gruppetto di giovani due di essi hanno cominciato a seguirmi», ha spiegato il poliziotto al pubblico ministero.«Quei due ragazzi - ha proseguito l'agente - avevano i berretti che gli coprivano in parte il volto, ho capito che volevano farmi del male ed ho cercato di tornare indietro. Anche i due hanno fatto la stessa manovra e allora ho capito che volevano il mio motorino».

Il poliziotto ha poi detto i due ragazzi si trovavano su un ciclomotore, poi risultato rubato rubato il 19 dicembre in via Tasso a Napoli. A guidare Salvatore, 13 anni, mentre sul sellino posteriore sedeva Thomas, 17 anni, che impugnava la pistola giocattolo, priva del tappo rosso. «Dammi il motorino, dammi il motorino, ha urlato quello con la pistola», ha detto l'agente al Pm. Poi, quando i due malviventi si sono resi conto che il poliziotto esitava, il ragazzino di 13 anni avrebbe urlato al suo complice diciassettenne: «Sparagli a questo bastardo, sparagli». A quel punto, l'agente ha reagito: «Ho impugnato la pistola d'ordinanza ed ho sparato dall'alto verso il basso. Ma, lo giuro, non volevo colpire nessuno, non volevo uccidere, mi dispiace per quello che è accaduto».

Fallita la tentata rapina i due malviventi, nonostante il tredicenne fosse ferito alla scapola e il diciassettenne al braccio, sono fuggiti a bordo del motorino verso l'hinterland napoletano. Il poliziotto, con il proprio cellulare, ha avvertito i colleghi del 113. A terra c'era la pistola con la quale i due baby rapinatori avrebbero cercato di appropriarsi del motorino dell'agente.

Gli investigatori hanno ricostruito in poche ore le vite e gli scenari nei quali hanno vissuto i due baby rapinatori. Salvatore è figlio di un rapinatore, attualmente detenuto nel carcere di Lodi. Il padre era andato via da casa dieci anni fa. Il tredicenne viveva con la madre, nel rione Scampla, dove ieri sera c'è stata la tragica tentata rapina. Thomas, nato in Galles, dove ha vissuto fino a tre mesi. Poi, la madre è tornata in Italia, andando a vivere a pochi isolati da quello dove viveva Salvatore.

Pubblicato il: 05/01/2003

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