Respinto ordine del giorno di sostegno al disegno di legge sui diritti di cittadinanza e alla campagna 'l'Italia sono anch'io'
Ritenuto dalla maggioranza non pertinente alle competenze del Consiglio comunale
Il Consiglio Comunale ha respinto (4 favorevoli: Germani, Ricci, Moscetti, Bugnini; 7 contrari: Tonelli, Cencioni, Leoni, Olimpieri, Luciani, Sborra, Concina; 1 astenuto: Frizza) l'ordine del giorno di sostegno al disegno di legge sui diritti di cittadinanza - modifiche della legge n. 91 del 5 febbraio 1992 - e alla proposta di legge di iniziativa popolare sulle nuove norme sulla cittadinanza - campagna "l'Italia sono anch'io", presentato dai Cons.ri: Marco Moscetti, Anna Rita Mortini, Donatella Belcapo, Giuseppe Germani, Adriana Bugnini, Leonardo Mariani, Oriano Ricci (PD), Evasio Gialletti (PSI) e Cecilia Stopponi (PRC).
"L'ordine del giorno - ha spiegato il Cons. Moscetti - muove dalla constatazione che nella Convenzione Europea sulla Nazionalità conclusa tra gli Stati membri del Consiglio d''Europa il 6 novembre del 1997 (ancora in attesa di essere ratificata da parte del nostro Paese), è previsto che ciascuno Stato faciliti, nell'ambito del diritto domestico, l'acquisizione della cittadinanza per 'le persone nate sul suo territorio e ivi domiciliate legalmente e abitualmente'. In Italia nascono ogni anno circa 100.000 bambini e bambine con almeno un genitore straniero. L'articolo 3 della Costituzione Italiana garantisce che 'Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali'; inoltre, il Presidente della Repubblica Italiana ha più volte denunciato 'la follia e l'assurdità dei bambini di immigrati nati in Italia che non diventano cittadini italiani'. Di qui l'esortazione a riconoscere la cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri e,nello specifico del nostro territrorio, a concedere la Cittadinanza Onoraria del Comune di Orvieto a tutti i bambini nati nel Comune di Orvieto da Cittadini Stranieri".
Sull'argomento il Cons. Olimpieri (PdL) ha sostenuto: "l'argomento sul quale lascio libertà di coscienza è complesso. Non vorrei che il documento contenga una sorta di azione affinché si usino le parole del Presidente della Repubblica come grimaldello per catalogare i buoni o i cattivi. Il Parlamento sta lavorando per normare la materia che ripeto è complessa anche rispetto alla storia del diritto fra il nostro ed altri Paesi ove esistono giurisdizioni più recenti. Oggi con i flussi migratori che si sono mossi è doveroso affrontare il problema ma non a spot. Dobbiamo evitare che questo Paese debba diventare solo il paese in cui si arriva per partorire. Essere cittadini è un elemento importante perché il cittadino è colui che ha una storia e una identità comune. Tutto ciò è possibile solo con una piena integrazione. Problema dunque che non va banalizzato con una mera cittadinanza del nostro Comune. Voto contrario".
"La mia solitudine politica - ha detto il Cons. Tonelli - mi permette di dire ciò che penso. Dissento da questo atto che non è di competenza del Consiglio Comunale e perché investe sensibilità diverse. L'art. 3 della Costituzione sancisce che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Tutto questo nel nostro Paese è possibile. Penso proprio che nel 2012 fare l'italiano in Italia sia una cosa difficile. Vorrei ricordare che c'è una Consulta dei Migranti di carattere territoriale che sembra non esista e non viene mai consultata. E' stata consultata per questa proposta? Esiste questo interesse? Credo che i doveri di un Consiglio comunale siano altri. Trovo anche poco felice la concessione della cittadinanza onoraria a tutti i bambini nati nel Comune di Orvieto da Cittadini Stranieri. Lo trovo poco felice nei confronti di cittadini che hanno dato contributi importanti nella vita sociale della nostra realtà e che stentano ad avere attenzione o addirittura non hanno attenzione per quello che fanno. Cerchiamo dunque di proporre azioni concrete al primo livello della politica affinché si creino condizioni di vita veramente ideale per tutti".
Il Sindaco Concina: "mi richiamo alla libertà di coscienza di cui ha parlato il capogruppo del PdL. Mi riconosco nella posizione espressa da Tonelli perché sono padre di un figlio nato in America e che gode della doppia cittadinanza, ma quaranta anni fa la tendenza era un'altra. Ritengo che questa sia una materia da iter parlamentare che incide poco a livello nazionale. Altra cosa è l'integrazione di quelli che vivono e lavorano e partecipano con noi alla vita locale. La cittadinanza onoraria la trovo fuori scala".
Pubblicato il: 05/04/2012