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Ospedale. Appello del Tribunale del malato

Raccolte le proteste di alcuni pazienti e segnalate le condizioni di scarsa manutenzione. In Dialisi da mesi senza il segnale TV. Non rispetto della privacy nei percorsi e zone sanitarie, necessità di adeguamento della cartellonistica, insufficiente e non rispondente ed obsoleta

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Riceviamo dal Tribunale del malato di Orvieto e pubblichiamo

Riceviamo e rendiamo di pubblico dominio la richiesta e protesta di alcuni pazienti del reparto Dialisi dell' Ospedale di Orvieto la quale, contestualmente, si unisce a quella di altri reparti sulla impossibilità di accedere ai servizi televisivi in quanto la centralina di ricezione non è stata adeguata al digitale terrestre entrato in funzione nel novembre 2011. Detti pazienti si sono visti costretti ad interessere la Direzione Generale della ASL poiché alle loro istanze non è seguita alcuna risoluzione del problema sollevato.

Considerato inoltre il modesto costo di adeguamento, non si comprende come a distanza di ormai cinque mesi non si sia provveduto in merito.

Il T.D.M., oltre alla questione di cui sopra, coglie l'occasione per rammentare ulteriori ritardi e disservizi derivanti dalla mancata applicazione degli impegni assunti nel 2009, più volte sollecitati, e inerenti a: 1) non rispetto della privacy nei percorsi e zone sanitarie; 2) adeguamento della cartellonistica insufficiente, non rispondente ed obsoleta; 3) viabilità e aree di parcheggio dissestate e prive di idonea segnaletica stradale come da norme del Codice della Strada che, nel tempo, hanno contribuito ad ingenerare numerosi incidenti con danni sia a cose che a persone.

Ma la carenza maggiore è a nostro giudizio quella relativa all'accoglienza, al servizio informativo sulla mancata esposizione di informazioni utili quali orari e giornate di accesso ai servizi, trasparenza sulle liste d'attesa, disponibilità di ausili per il trasporto interno dei pazienti non autonomamente deambulanti, impossibilità di carico e scarico dei pazienti in entrata e in uscita dal presidio ospedaliero a causa del mancato rispetto delle zone riservate a tali operazioni.

A quanto sopra occorre aggiungere il preoccupante emergere di problemi dovuti all'usura del tempo sugli immobili e ad una ridotta e scarsa azione di ordinaria e straordinaria manutenzione. Nonostante i recenti interventi di riorganizzazione, riteniamo che gli stessi non abbiano sortito gli effetti sperati.

Segnaliamo inoltre il costante aumento del contenzioso legale tra utenza e ASL e ciò denota lo squilibrio tra aspettative terapeutiche e servizi effettivamente erogati. A tale squilibrio contribuisce senz'altro il sottodimensionamento delle risorse a disposizione e della non totale serenità degli operatori sanitari sottoposti a condizioni di lavoro difficoltose e stressanti.

Se a fronte delle carenze sopra denunciate, si replicasse portando a giustificazione la limitatezza delle risorse finanziarie disponibili, ricordiamo come il consistente patrimonio, i lasciti e i considerevoli affitti sarebbero da soli sufficienti a coprire le spese per il soddisfacimento delle esigenze di cura e tutela dei bisogni sociali.

 

                                                                           

Pubblicato il: 02/04/2012

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