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Orvieto, verso l'imposta di soggiorno

Il via libera della Regione all'imposta di soggiorno ha riportato un po' di ottimismo sul volto scuro di amministratori e dirigenti alle prese con i conti che non tornano del preventivo 2012.

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ORVIETO - Il Comune di Orvieto non aspettava altro: il via libera della Regione all'imposta di soggiorno ha riportato un po' di ottimismo sul volto scuro di amministratori e dirigenti alle prese con i conti che non tornano del preventivo 2012. Una tassa da uno a cinque euro sui pernotti che l'amministrazione Concina aveva già ammesso come possibile opzione tra le linee di indirizzo per la redazione del preventivo 2011, scatenando le ire degli albergatori. Ora dopo il disco verde della Regione che lascia libera scelta ai Comuni "turistici" sull'introduzione del balzello, la giunta Concina ha ripreso subito a valutare la questione, calcolatrice alla mano. L'imposta dovrebbe essere applicata con gradualità fino ad un massimo di 5 euro per notte di soggiorno, in proporzione al prezzo. Un gettito significativo per le casse comunali, che in base alla legge dovrà essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali. Soldi comunque in entrata per un bilancio che ne ha disperatamente bisogno. E le categorie? Lo scorso anno, quando si era appena affacciata l'ipotesi di una possibile introduzione della tassa di soggiorno, c'era stata un'alzata di scudi generale. Da Confesercenti a Confindustria passando per Federalberghi tutti erano stati concordi nel giudicare la manovra "come il colpo mortale e definitivo" per il settore del turismo. La questione si preannuncia, dunque, come tutt'altro che chiusa. Intanto, continua il confronto in Comune tra amministratori e dirigenti anche sull'applicazione dell'aliquota Imu che si trasformerà a quanto pare in una grossa stangata per i cittadini, ma con vantaggi relativi per l'amministrazione comunale a fronte del 50% del gettito che va direttamente nelle casse dello Stato.

Pubblicato il: 01/04/2012

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