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Riflessioni sui consigli di zona

di Simonetta Prosperini, consigliere di zona a Ciconia Le dimissioni del CdZ di Benano dovrebbero spingerci a lavorare per evitare che muoia definitivamente un importante se non l'unico organismo di partecipazione territoriale

Le dichiarazioni del segretario dell'UdC, che ritengo poco circostanziate e molto opinabili, riguardo l'inutilità e il costo a carico dei cittadini hanno sicuramente stimolato, sui giornali locali on-line, una serie di proficue riflessioni e una "progettualità" che in altri contesti fatica ad emergere.

Il comunicato della dottoressa Lapini rende giustizia all'impegno costante e puntuale del consiglio di zona del centro storico al quale ho sempre guardato con ammirazione perché è riuscito, meglio di altri anche se a volte magari con maggiore fatica, ad emergere dalla palude generata dall' appartenenza di alcuni consiglieri a formazioni politiche o gruppi di potere. 

I contributi del consigliere Moscetti e del professor Leoni che hanno partecipato alla nascita e l'evoluzione della vita dei consigli di zona hanno messo in luce le valenze positive in merito a Partecipazione e Trasparenza di questi organismi ma anche in qualche modo le disfunzioni che nel corso degli anni hanno offuscato le finalità per i quali erano stati pensati. Gli interventi di Monica Riccio e Fabrizio Caccavello forniscono spunti preziosi per l'intervento di restyling annunciato dal presidente del consiglio comunale da affidare ad un gruppo di lavoro aperto e trasversale , come si usa oggi dire, sperando che voglia dire "libero"! Come consigliere di zona per Ciconia provo ad integrare le proposte alla luce della mia esperienza in un consiglio che ho più volte percepito un po' "blindato" e poco avvezzo alla partecipazione e alla comunicazione sinergica tra i vari componenti.

Riguardo alla presentazione delle candidature, fermo restando le incompatibilità espresse al comma 2 dell'art 2 del Regolamento per l'elezione ed il funzionamento degli organismi Territoriali di partecipazione popolare, abolirei le liste che altro non sono che "listine" di partito o di coalizione per pensare ad una lista unica, visto che le finalità sono indicate dal regolamento, costituita da cittadini che al momento del rinnovo, da pubblicizzare con apposito bando, recandosi all' all'Ufficio comunale di competenza si "iscrivono" a rappresentare la zona di residenza in modo gratuito. Credo che dovrebbero essere create le più ampie condizione per partecipare alle elezioni dei propri rappresentanti quindi ok per le elezioni on line, via posta o in presenza in punti pubblici di interesse per la collettività ( es scuole ed ospedali o presidi sanitari territoriali) in più di una giornata considerato che la tessera elettorale consente di evitare doppi voti e magari come scritto da Monica Riccio si evita che arrivino "pulmini carichi di anziani e non solo".

La funzione di presidente e segretario dovrebbe essere a tempo determinato ( non più di sei/ otto mesi) a rotazione tra i consiglieri disponibili a ricoprire tale carica. Al presidente di turno dovrebbe essere affidato il compito di raccordarsi, per conto del consiglio stesso con le Istituzioni e i cittadini individualmente intesi o in forma associata tra loro e di informare il consiglio con riunioni periodiche che dovrebbero avere cadenza mensile o al massimo bimestrale.La partecipazione al consiglio comunale, alle commissioni o ai vari gruppi di lavoro potrebbe essere estesa ai consiglieri interessati, magari solo nella veste di "uditori"con il compito per il presidente di turno di rappresentare le proposte formulate dal consiglio di zona nella sua interezza. L'informazione e gli inviti a partecipare agli incontri suddetti potrebbe essere fatta circolare con i sistemi convenzionali (sms e-mail, avvisi sul sito del comune in una apposita area riservata ai CdZ) che non costituiscono alcun costo. I consiglieri assenti per tre volte consecutive alle riunioni periodiche indette dal Presidente di turno, dovrebbero essere sostituiti dai primi non eletti della Lista unica di zona.I rapporti tra le Istituzioni e i CdZ dovrebbero seguire una modalità unica e formalizzata, le relazioni non possono essere informali e lasciate alla buona volontà, ai contatti personali o all'intraprendenza dei singoli consiglieri né dei prresidenti.

L'Amministrazione e le Istituzioni devono rispettare i tempi fissati dal regolamento per fornire risposte e atti previsti. Il CdZ dovrebbe essere ubicato in un luogo significativo per il territorio che rappresenta e diventare il luogo fisico dove MATURA LA PARTECIPAZIONE, LA CONOSCENZA, LA SINERGIA; dove le azioni per PROMUOVERE UNA MIGLIORE QUALITA' DELLA VITA E DELLA RELAZIONE TRA I CITTADINI E UN POSITIVO RAPPORTO TRA CITTADINI ED ISTITUZIONI vengono sostenute e partecipate; dove L'APPARTENZA ALLA CITTA' diventa L'ORGOGLIO E IL PIACERE DI APPARTENERE E DI ESSERNE IL PROTAGONISTA.

Le dimissioni del CdZ di Benano dovrebbero spingerci a lavorare per evitare che muoia definitivamente un importante se non l'unico organismo di partecipazione territoriale.

Pubblicato il: 27/03/2012

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