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Doppia preferenza di genere. Grande fermento in tutte le sezioni Fidapa del distretto Centro per la raccolta di firme a sostegno della petizione politica

Di democrazia paritaria e di altro ancora si parlerà al Convegno di Orvieto del 27 marzo  "La visibilità della Fidapa attraverso i mezzi di comunicazione", organizzato dalla Commissione nazionale pubbliche relazioni e rapporti con la stampa Fidapa BPW Italy

di Santina Muzi

Il Distretto Centro della Fidapa BPW Italy nel mese di marzo ha messo in campo un'intensa campagna di sensibilizzazione sulla doppia preferenza di genere, un meccanismo che consentirebbe all'elettore di esprimere una doppia preferenza, a patto che la seconda sia accordata ad un candidato di genere diverso dal primo.

Partita il 5 marzo dalla sezione di Perugia con una conferenza stampa presso la Sala ex Giunta del Palazzo dei Priori, la campagna di sensibilizzazione il giorno 12 è proseguita con lo stesso modello nella Sala dei Grandi ad Arezzo e il 4 aprile giungerà a conclusione ad Ascoli Piceno. Nel frattempo per il 20 marzo le sezioni di Roma e Roma Campidoglio alla presenza della Presidente Nazionale Eufemia Ippolito presso Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, hanno organizzato il convegno sul tema: "Democrazia paritaria: parità di accesso alle cariche elettive".

Alla Presidente della sezione interessata che ha fatto gli onori di casa ed ha aperto i lavori, ha fatto seguito il contributo della Presidente del Distretto Centro Rossella Poce, della Vicepresidente Nazionale della Fidapa BPW Italy Pia Petrucci, della Vicepresidente distrettuale Maria Donatella Aiello, delle Presidenti di sezioni vicine, delle componenti di Commissioni ed altre autorità Fidapa. Ciascuna ha dato il proprio apporto alla causa e, unitamente alle rappresentanti delle Istituzioni, alle Presidenti delle Pari Opportunità della Regione, alle assessore alle Pari Opportunità della Provincia e del Comune, ha illustrato la situazione attuale da cui risulta la sempre più evidente scarsità di presenze femminili in campo politico, sia a livello nazionale, che regionale e locale.

La parità dei diritti non è una questione di appartenenza politica, è un discorso di democrazia matura, di giustizia. La popolazione femminile nel nostro Paese rappresenta oltre la metà di quella nazionale, eppure il numero delle donne in Parlamento s'aggira intorno al 12,52 %. Se poi si prendono in considerazione i Consigli regionali, provinciali e comunali, la percentuale è decisamente ancora più bassa. Sembra inverosimile ma in base ai rapporti più recenti, l'Italia, sotto questo aspetto, è l'ultimo tra i Paesi ricchi dell'Europa, preceduto da Malawi, Ghana, Paraguay. Ad un passo dall'Angola e dal Bangladesh, quelli che noi chiamiamo il terzo mondo.

Il 2 giugno 1946 è una data storica nel percorso della parità dei diritti: per la prima volta nel nostro Paese le donne hanno potuto accedere al voto. In questi 66 anni le donne ne hanno fatto di strada. Mai però secondo le aspettative e nella piena attuazione della parità dei diritti tra i due sessi. Infatti, e non soltanto nel settore lavorativo, non di rado le donne sono rimaste ancorate a ruoli tradizionali, spesso hanno faticato a fare carriera e piuttosto raramente hanno raggiunto le posizioni di comando, per lo più riservate al sesso forte.

Ovunque anche ai giorni nostri si nota la sovrabbondanza di figure maschili, nei CDA delle grandi aziende, in Rai, nelle redazioni dei giornali... La disparità è talmente rilevante che diviene una questione: la questione femminile, che va ad aggiungersi alla questione meridionale e a quella giovanile.

 

Ѐ su tali premesse e forte dell'obiettivo fissato per il biennio 2011/2013 "Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale", che la Federazione Italiana Arti Professioni Affari BPW ITALY ha intensificato la campagna di sensibilizzazione per promuovere le donne, di qualsiasi appartenenza politica esse siano, attraverso la doppia preferenza di genere. In sintesi la FIDAPA ha abbracciato il progetto della Commissione delle pari opportunità del Friuli Venezia Giulia e lo sta diffondendo in maniera capillare nei sette  Distretti del territorio nazionale. In contemporanea è partita la raccolta di firme a sostegno della petizione politica da consegnare ai Consigli regionali con cui, al fine di garantire l'adeguata presenza delle donne nelle Istituzioni, la FIDAPA chiede la modifica dei meccanismi elettorali. Infatti, tramite l'introduzione della doppia preferenza di genere nei sistemi elettorali regionali, l'elettore potrebbe indicare fino a due preferenze della stessa lista, una per una donna, l'altra per un uomo.

Di democrazia paritaria e di altro ancora si parlerà al Convegno di Orvieto del 27 marzo p. v. "La visibilità della Fidapa attraverso i mezzi di comunicazione", organizzato dalla Commissione nazionale pubbliche relazioni e rapporti con la stampa Fidapa BPW Italy.

Pubblicato il: 24/03/2012

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