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La Giunta regionale dell'Umbria approva il regolamento per strutture e residenze per anziani autosufficienti

Favorire servizi di tipo comunitario ha anche l'obiettivo di potenziare le risorse e le abilità persistenti della persona anziana e superare così il crescente isolamento sociale

Il regolamento approvato dalla Giunta regionale dell'Umbria e presentato dalla vicepresidente con delega al Welfare, Carla Casciari ha come obiettivo la definizione degli standard, della procedura e delle modalità per l'autorizzazione al funzionamento dei servizi e delle strutture semiresidenziali e residenziali, a carattere socio-assistenziale per le persone anziane autosufficienti,  

   "L'orientamento di normare e riqualificare l'offerta dei servizi territoriali diretti ad anziani autosufficienti e con fragilità sociali connesse all'età, nasce dalla consapevolezza che l'innalzarsi dell'età coinvolge l'intera comunità regionale e non solo una parte di essa - ha precisato la vicepresidente Carla Casciari -. Affrontare quindi il problema di un invecchiamento attivo rappresenta un nodo decisivo di ogni possibile strategia di sviluppo sostenibile ed è un indicatore del grado di effettiva civiltà di una comunità". 

   "Gli obiettivi strategici che hanno promosso tale processo - ha detto - muovono dalla necessità primaria di sostenere il lavoro di cura e di rendere esigibile il diritto di scelta tra diverse opportunità e servizi. Favorire questi servizi di tipo comunitario ha anche l'obiettivo di potenziare le risorse e le abilità persistenti della persona anziana e superare così il crescente isolamento sociale ed emozionale che caratterizza la quotidianità di molti di loro. Contemporaneamente - ha aggiunto -, si è voluto favorire l'indipendenza dell'anziano, sostenendo la scelta di continuare a vivere nella propria casa e nel proprio tessuto sociale,  favorendo la fruibilità degli spazi urbani magari inutilizzati. Tutto ciò passa necessariamente attraverso il  sostegno e la promozione dei servizi innovativi di prossimità e mutualità, l'incoraggiamento dell'invecchiamento attivo attraverso la partecipazione sociale, il coinvolgimento delle famiglie nei processi di aiuto sociale".

Pubblicato il: 18/03/2012

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