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ONAT, forestali senza stipendio

Tarda il confronto con le Rsu. L'allarme arriva dalla Flai Cgil che denuncia un atteggiamento scorretto nelle relazioni sindacali da parte della dirigenza dell'ente

ORVIETO - Sono una sessantina, tra San Venanzo e Guardea, i forestali a cui la comunità montana Orvietano Narnese Amerino Tuderte (Onat) a febbraio non ha pagato lo stipendio. Tarda anche il confronto con le Rsu. Il preoccupato allarme arriva dalla Flai Cgil che denuncia un atteggiamento "scorretto" nelle relazioni sindacali da parte della dirigenza dell'ente, proprio nel momento estremamente delicato della riforma che sta interessando la comunità montana. A monte c'è una richiesta di confronto inviata lo scorso 27 gennaio che non ha avuto risposta. A questo si aggiunge ora la vicenda degli stipendi. Insomma, il sindacato sente puzza di bruciato e mette le mani avanti. Tanto più che anche il ritardo nel pagamento degli stipendi dei forestali sarebbe stato comunicato semplicemente via mail. "Con una laconica email inviata il 23 febbraio, il direttore della comunità montana Onat Giampiero Lattanzi, ha informato la Rsu e le strutture territoriali del sindacato che a causa di probabili ritardi dei trasferimenti da parte della Regione, il pagamento degli stipendi avrebbe potuto subire un lieve ritardo - spiega il responsabile regionale della Flai Cgil, Michele Racanella -. A questa comunicazione sono seguite numerose richieste di chiarimento che hanno trovato risposte vaghe ed evasive. Ad oggi, non è dato ancora sapere quando i lavoratori potranno vedere accreditato quanto loro dovuto, con l'aggravante che durante questo lasso di tempo nessun dirigente della comunità montana, né l'attuale commissario, ex presidente della comunità montana Stefano Bigaroni, si sono degnati di convocare le Rsu al fine di dare spiegazioni concrete sul vero motivo del ritardo dei pagamenti". Per la Flai Cgil si tratta di "un atteggiamento lesivo delle corrette relazioni sindacali, soprattutto in questa fase di transizione all'Agenzia della forestazione che dovrebbe vedere il massimo impegno a tutti i livelli, a partire dai dirigenti e dal commissario, che invece dimostrano una incomprensibile presa di distanza che non giova a nessuno". Racanella fa riferimento, in particolare, alla richiesta formale di incontro sindacale inoltrata in data 27 gennaio - dunque in tempi non sospetti rispetto al mancato pagamento degli stipendi - "alla quale - afferma il sindacato - nessuno si è degnato di rispondere". Di qui, l'esigenza di vederci chiaro, dal momento che la riforma in atto preoccupa e non poco gli operai che già vengono da anni di incertezze all'interno dell'ente. "La Flai Cgil - afferma ancora il responsabile regionale - non accetta tali atteggiamenti attendisti, non è questo il modo di rapportarsi con i lavoratori forestali. Chiediamo quindi che quanto prima si convochi l'incontro con il commissario e con il direttore al fine di fare chiarezza sui motivi che stanno dietro a tali comportamenti".

Pubblicato il: 10/03/2012

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