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Sequestro di tre quintali di alimenti cinesi, prodotti destinati a ristoranti del Basso Senese, ma anche di Orvieto, Viterbo e Roma

Il sequestro effettuato dal Corpo Forestale dello Stato, nei pressi di Montepulciano.

ORVIETO - Bastonicini di granchio, gamberoni indonesiani, chili di anatra, petti di pollo. Tutto cibo cinese pronto per arrivare anche ad Orvieto. Peccato che gli alimenti fossero già mezzi scongelati, oltre che trasportati senza rispetto della normativa di settore, quando il personale del Corpo Forestale dello Stato, nei pressi di Montepulciano (Siena), nell'ambito di una serie di controlli di polizia agro-alimentare, ha fermato un autocarro con cella frigo. Arrivando in questo modo al sequestro di circa tre quintali di alimenti cinesi, prodotti destinati a ristoranti del Basso Senese, ma anche di Orvieto, Viterbo e Roma. I controlli, immediatamente approfonditi con l'ausilio di personale della Asl, ha consentito di appurare che all'interno dell'autocarro erano trasportati, nello stesso vano, sia alimenti surgelati che a lunga conservazione. Già questa è una circostanza non ammessa dalla normativa di settore.

In più la temperatura era troppo alta: oltre 13 gradi, contro i meno 18 previsti per il trasporto di prodotti surgelati. Gli alimenti, che viaggiavano già dal giorno prima (il mittente è una ditta milanese che effettua, tra l'altro, attività di importazione) sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e verranno destinati alla distruzione. Al momento sono stoccati in una cella frigo. Si tratta, nello specifico, di 30 chili di bastoncini di granchio, 84 chili di petto di pollo brasilia, 18 chili di gamberoni indonesiani, 8 chili di tubi di totano Spagna, 12,5 chili di patate, 39 chili di anatra Germania, 90,8 chili di gamberetti dell'Ecuador. Non solo, gli agenti della forestale hanno provveduto ad effettuare il controllo anche sull'etichettatura che non è risultata conforme alle norme vigenti.

Risultato: l'operazione ha portato complessivamente, oltre al sequestro e distruzione di tutta la merce, anche alla contestazione di oltre 7000 euro di sanzioni amministrative, a carico della ditta e dei trasportatori.

Pubblicato il: 06/03/2012

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