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Rintracciato Giuseppe Topa

Il ragazzo napoletano, di cui non si avevano più notizie da oltre venti giorni, proprietario dell'auto trovata incendiata a Fabro, è stato ritrovato. Riserbo degli inquirenti sulla località dove si è stato localizzato e sul movente della scomparsa

Cronaca

Giuseppe Topa, il ventisettenne napoletano - di cui non si avevano più notizie dal trentuno dicembre e la cui auto è stata ritrovata lo scorso sette gennaio distrutta dalle fiamme nei pressi di Fabro - è stato finalmente rintracciato. Assoluto riserbo sulla città - probabilmente umbra - in cui il giovane è stato individuato e soprattutto sulle motivazioni che lo hanno spinto a far perdere così misteriosamente le sue tracce. Il ritrovamento della targa anteriore e di quella posteriore della Peugeot 205 - riportate in superficie da un piccolo canale di scolo del fiume Chiani lo scorso diciassette gennaio dai sommozzatori dei carabinieri, provenienti da Genova - non aveva fatto che confermare una strana ipotesi. Che il ventisettenne avesse deliberatamente dato fuoco alla sua auto, lasciandovi all'interno il bossolo per depistare gli inquirenti e indirizzare le indagini sulla sua morte. I carabinieri di Orvieto che conducono le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Carlo Di Bello, avevano disposto nei giorni scorsi una serie di accertamenti patrimoniali sul conto di Topa. Plausibile dunque l'ipotesi che sia stato un forte indebitamento a spingerlo a farsi credere morto nelle campagne del fabrese. Nel corso delle indagini l''unico collegamento delle forze dell'ordine con il giovane era il suo telefono cellulare, al quale però non rispondeva dal giorno della sua misteriosa scomparsa. Se al momento resta da chiarire la posizione del ventisettenne di Caivano, che avrebbe inscenato tutta la vicenda, altrettanto singolare si dimostra il comportamento dei suoi familiari, che non sembrano essere affatto interessati alla sorte del ragazzo. Si è fatta sempre più strada la possibilità che i genitori e la sorella del disoccupato - che si trovava a Fabro in cerca di lavoro ormai da due mesi - fossero fin dall'inizio a conoscenza dei suoi piani. Del resto, molti degli elementi che proverebbero tale ipotesi sono in mano agli inquirenti. Nei giorni scorsi infatti le indagini avrebbero fatto emergere alcuni elementi fortemente dissonanti tra quanto affermato dai genitori di Topa e i controlli portati a termine. I familiari avrebbero infatti dichiarato alle forze dell'ordine che il ragazzo frequentava da oltre due mesi Fabro alla ricerca di una nuova occupazione. Fin qui niente di strano se non fosse che nessuno sembra averlo mai visto né risulta che in tutto questo periodo di tempo il giovane abbia mai preso in affitto una camera o abbia soggiornato in una albergo della zona.

Pubblicato il: 23/01/2004

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