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Primi interrogatori in carcere dei ragazzi arrestati nell'inchiesta 'Fiesta 2011'

Da parte loro, parziali ammissioni. E non poteva essere diversamente visto che la maggior parte delle persone coinvolte era già stata sentita nell'ambito delle indagini, soprattutto l'estate scorsa prima e dopo i tre arresti del mese di agosto. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Orvieto e coordinate dal sostituto procuratore Flaminio Monteleone, contano quasi 800 ore di pedinamenti e 500 ore di osservazione

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ORVIETO - Primi interrogatori in carcere e prime parziali ammissioni per i ragazzi, undici in tutto, arrestati giovedì mattina ad Orvieto al termine dell'inchiesta "Fiesta 2011", partita nel luglio 2010 e che ha portato anche ad altri sei provvedimenti restrittivi, 61 denunce e 145 segnalazioni per assunzione di sostanze stupefacenti. Gli interrogatori, fissati a scaglioni, sono partiti già ieri mattina e continueranno anche nella giornata di oggi per i sette ragazzi reclusi dietro le sbarre di via Roma. Da parte loro, parziali ammissioni. E non poteva essere diversamente visto che la maggior parte delle persone coinvolte era già stata sentita nell'ambito delle indagini, soprattutto l'estate scorsa prima e dopo i tre arresti del mese di agosto. Ragazzi che tornano a vario titolo anche negli esiti finali dell'inchiesta. Quello che viene contestato a quanto pare - almeno questo sembrerebbe essere l'orientamento di alcuni dei legali dei giovani - è lo spaccio in senso stretto. Nella maggior parte dei casi, secondo le difese, si sarebbe trattato di uso personale o di gruppo senza episodi di spaccio. Duecentoquaranta in realtà sono gli episodi di cessione della sostanza stupefacente argomentati nelle circa 200 pagine d'ordinanza cautelare. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Orvieto e coordinate dal sostituto procuratore Flaminio Monteleone, contano quasi 800 ore di pedinamenti, 500 ore di osservazione, nonché l'esecuzione di 400 servizi di pattuglia, e riprese fotografiche. Diciassette, come detto, i giovani e giovanissimi con età tra 20 e 27 anni, destinatari di provvedimenti restrittivi: 7 in carcere, 4 ai domiciliari, 6 con l'obbligo di dimora nelle ore serali e col divieto di uscire dal comune di residenza. Altri giovani indagati hanno inoltre subìto perquisizioni domiciliari durante le quali i militari hanno sequestrato 25 grammi di hashish, 50 di marijuana e una bilancina di precisione. Oltre ai 400 grammi di hashish sequestrati ad agosto. La sensazione, inoltre, è che l'inchiesta possa riservare ulteriori sorprese, arrivando a coinvolgere altre persone comparse nell'ambito delle indagini e che però non sarebbero state toccate da provvedimenti. Un nuovo filone nell'inchiesta ancora tutto da scoprire insomma. Intanto a destare un certo stupore ad Orvieto è il numero degli assuntori, 145. Anche se in realtà a parlare è solo qualche voce isolata. Don Luca Conticelli, parroco di sant'Andrea ha affidato ieri alla propria pagina Facebook una personale riflessione: "Centoquarantacinque consumatori di droga ad Orvieto è una cifra immensa. Quello che stiamo facendo come Chiesa per i giovani è sempre poco".

Pubblicato il: 21/01/2012

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