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Il mattatoio comunale di Orvieto ha ripreso la sua normale attività

Dopo lo stop forzato di oltre due settimane per consentire gli adeguamenti funzionali di tipo impiantistico richiesti

ORVIETO - Da ieri il mattatoio comunale di Orvieto ha ripreso la sua normale attività dopo lo stop forzato di oltre due settimane per consentire gli adeguamenti funzionali di tipo impiantistico richiesti dall'Ati 4 dopo il sopralluogo effettuato dal Corpo Forestale dello Stato che aveva portato al sequestro della struttura. "La situazione è stata fronteggiata attraverso il coordinamento di tutti i soggetti responsabili - commenta il sindaco Toni Concina - e con grande tempestività. Trattandosi di un impianto di grande qualità ed efficienza e di assoluta centralità dal punto di vista del contesto territoriale servito, possiamo dire che tutte le problematiche sono rientrate. Il temporaneo fermo funzionale del mattatoio di Orvieto ha rischiato, infatti, di mandare in tilt un'area molto vasta di utenza del settore specifico, che gravita in maniera consistente sull'impianto orvietano". Il mattatoio di Bardano in sostanza non aveva l'autorizzazione allo smaltimento dei reflui a causa di alcuni lavori di potenziamento della depurazione che, in programma da anni, non erano mai stati effettuati. Nella vicenda è finito iscritto al registro degli indagati il presidente della cooperativa Cimoa, Vasco Pelliccia che gestisce l'impianto di cui, fino a che non si realizzerà l'auspicata vendita, è proprietario il Comune di Orvieto. I sigilli al mattatoio sono stati tolti venerdì scorso e da ieri la struttura è tornata a lavorare al 100% dopo la riapertura parziale con la ripresa del sezionamento. I costi dei lavori da sostenere sembra siano al centro di una trattativa tra Comune e gestore.

Pubblicato il: 09/08/2011

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