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Disagio del centrosinistra in Comunità montana

Nota del gruppo di centrodestra presente nel Consiglio comunitario

Riceviamo dal gruppo di centrodestra in Comunità montana e pubblichiamo

Quando la politica si fa soltanto per la poltrona

Quando il 30 giugno, per la seconda volta in due giorni, il centro sinistra ha dimostrato di non avere i numeri per approvare il conto consuntivo 2010 ed il bilancio preventivo 2011 si è palesata ancora di più come l'arroganza e la supponenza non pagano mai: infatti, l'azione di forza fatta a novembre scorso, quando con soli 47 voti su 90 il centro sinistra elesse un Presidente ed una Giunta espressione unicamente dell'esigua maggioranza, si sta rilevando disastrosa, tanto da far emergere che quella scelta fu dettata esclusivamente dalla volontà di estromettere dalla Giunta due esponenti dell'area di centro destra (Concina e Ruggiano) e dalla necessità di tornare al potere della ONAT. Senza pensare minimamente a quali ripercussioni sarebbero scaturite, il centro sinistra ha voluto mostrare i muscoli. A distanza di pochissimi mesi quei muscoli si sono come per incanto sgonfiati, mostrando la totale e disarmante debolezza di una classe politica il cui unico fine è quello della esclusiva gestione del potere.

Ciò che abbiamo affermato viene supportato da alcuni esempi: da novembre 2010 fino al 28 giugno 2011 non è mai stato convocato il Consiglio Comunitario; il centro sinistra non ha ancora formalizzato i gruppi consiliari; il conto consuntivo 2010 non è ancora stato approvato, in dispregio alla legge che prevede il termine del 30 aprile; lo stesso consuntivo ha uno sbilancio negativo di 540.000 euro; il preventivo verrà discusso il 2 agosto grazie alla proroga concessa dal Governo Berlusconi; di fronte a queste situazioni incresciose, il Presidente Bigaroni, due Assessori ed il Direttore, sono andati in Borgogna per un viaggio di studio con i soldi della Comunità Montana.

In tutto questo c'è un solo responsabile: la Presidente della Regione e tutta la sua maggioranza che non sono ancora in grado di fare una riforma seria per il bene dei territori e dei dipendenti della ONAT.

 

 

Pubblicato il: 27/07/2011

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