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CGIL . Alla mazzata del Governo Berlusconi si aggiunge la mazzata di Còncina

Davanti alla prefettura di Terni si è tenuto un  presidio di lavoratori e pensionati

di CGIL Camera del Lavoro di Orvieto

Davanti alla prefettura di Terni si è tenuto un  presidio di lavoratori e pensionati, anche del territorio orvietano, organizzato dalla Cgil  per protestare contro la manovra economica del Governo.

Una manovra che colpirà pesantemente e in maniera ingiusta le fasce più deboli  della società che saranno costretti ad ulteriori pesanti sacrifici e subiranno un nuovo taglio dei servizi e  del welfare a causa dei provvedimenti che il Parlamento sta approvando proprio in queste ore.

Tra gli aspetti più critici del provvedimento del Governo, la Cgil individua oltre alla mancanza di una prospettiva di rilancio per l'economica del Paese e per l'occupazione, le ricadute negative derivanti da:

·         altri 9 miliardi di euro agli enti locali, con conseguente caduta dei livelli di welfare raggiunti,

·         la reintroduzione del ticket da 10 euro sulle visite specialistiche e diagnostiche,

·         i tagli lineari sulle detrazioni che colpiscono indiscriminatamente lavoratori e pensionati, mentre non toccano le fasce agiate della popolazione.

 Quel 10% di italiani che detiene il 47% della ricchezza ancora una volta non è chiamato a contribuire al risanamento del Paese e in una fase così drammatica questo è assolutamente inaccettabile.

Al termine del presidio una  delegazioni del sindacato è stata ricevuta da S.E il Prefetto al quale è stata rappresentata la ferma contrarietà della Cgil al carattere di questa manovra e al tempo stesso le proposte alternative, quali l'introduzione di una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze, una seria lotta all'evasione fiscale, la tassazione delle transazioni finanziare e delle rendite, oltre ad un rilancio delle politiche per lo sviluppo e l'occupazione. Da parte del Prefetto è stato assicurato l'impegno a riportare al Governo centrale le preoccupazioni e la contrarietà espressa da  lavoratori e pensionati.

Nel frattempo anche nel nostro territorio ci saranno  nuovi pesanti interventi che graveranno anch'essi sulle tasche ormai seriamente in difficoltà dei cittadini.

Infatti l'imminente approvazione del bilancio di previsione 2011 da parte dell'amministrazione comunale di Orvieto oltre a confermare i tagli che hanno prodotto  decine di nuovi disoccupati fra gli operatori della cooperazione sociale e dei servizi culturali, è una ennesima mazzata sul reddito delle famiglie.

Vengono infatti previsti aumenti su tutti i servizi cosiddetti "a domanda individuale" ma che sono in realtà diritti di cittadinanza come gli asili nido, il trasporto e le mense scolastiche, si aumenta  la Tassa smaltimento rifiuti e l'accise sulla bolletta elettrica,  si mette una ulteriore tassa su chi è costretto ad andare a lavorare fuori dal territorio, si aumenta tutto ciò che è possibile e lo si fa con una confusione che ha dell'incredibile.

La stessa confusione e incapacità con cui si stà affrontando la questione della riorganizzazione dei servizi e del personale del comune.

A  ciò si aggiunge la mancanza di volontà nel volersi confrontare con le parti sociali nel merito delle questioni il che evidenzia la mancanza di un progetto chiaro.

 

 

 

 

 

 

E' con questa mancanza di chiarezza, continui ripensamenti e a volte vere e proprie boutade dell'ultimo momento (come quella circolata in questi giorni circa la possibilità di assicurare il pareggio di bilancio con l'apertura della procedura di mobilità per una parte del personale) che riesce difficile se non impossibile confrontarsi su questo bilancio.

Inoltre  se pur notificato alle parti sociali (ammesso che sia la versione notificata quella che andrà in approvazione) non si è ritenuto utile convocare alcun incontro specifico, sicuramente non risolutivo, ma certamente doveroso quando si interviene in modo così pesante e in un momento in cui nel nostro territorio ci sono centinaia di lavoratrici e lavoratori  in cassa integrazione, licenziati o non riassunti alla scadenza dei contratti; per questi cittadini in particolare e per i tanti anziani con pensioni molto basse il bilancio che l'amministrazione comunale di Orvieto si appresta ad approvare  è una ulteriore, pesante, tegola sulla testa.


 

Pubblicato il: 18/07/2011

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