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Rischio di implosione della maggioranza Còncina

Sul documento PdL storcono il naso OL e l'Udc, che non se la sentono di caricarsi tutte le colpe dell'inefficienza. E il PD se la ride. In questa confusione, oggi si riunisce la Giunta comunale che dovrebbe chiudere il preventivo 2011, con relativa conferenza dei capigruppo( la foto "buio sulla città" è di Piero Piscini)

foto di copertina

di Stefania Tomba
ORVIETO - Di fronte alla "patata bollente" del bilancio rischia di implodere la maggioranza di Concina. Il passo avanti fatto ieri dal Pdl quasi a smarcarsi da un bilancio che non ne vuole sapere di chiudersi ha suscitato un vivo disappunto negli alleati di governo. E il Pd se la ride alla finestra, definendo l'uscita di consiglieri e assessori Pdl come "quanto di più sorprendente la destra abbia prodotto in questi ultimi due anni" perché in essa vi legge la "conferma, se mai ve ne fosse stato il bisogno, del fallimento del sindaco e delle sue irresponsabili azioni di governo".

Insomma, di fronte alla matassa del preventivo che non si dipana tutti i nodi vengono al pettine, rischiando di scatenare un autentico tutti contro tutti. Ad accendere la miccia, appunto, le dichiarazioni del Pdl. "Se non vogliono votare il bilancio lo dicessero" commenta sommessamente un alleato della maggioranza.

Il sindaco minimizza parlando di un documento "interessante e condivisibile" ma il nervosismo ieri per le affermazioni pubbliche del partito di centrodestra che dettava al sindaco un "cambio di passo", enucleando anche le scelte chiave da portare avanti, nonchè i tempi, e criticando gli assessori assenteisti, è salito alle stelle. Storce il naso l'Udc che non ha alcuna intenzione di restare col cerino del bilancio in mano, ma storce il naso anche Orvieto libera che il "cambio di passo" - prima decisamente, poi in maniera sempre più sommessa, fino quasi alla rassegnazione - lo detta già dai primi mesi di governo del 2009.


In questa confusione massima, oggi intano si riunisce la giunta comunale che dovrebbe chiudere il preventivo 2011, con relativa conferenza dei capigruppo. Il Pd dal canto suo ha gioco fin troppo facile nel sottolineare le "contraddizioni" dell'uscita del partito di Stefano Olimpieri.

"Chiamano vittoria delle scelte politiche fatte alla luce del sole, il trasformismo di due consiglieri comunali eletti nel Pd che oggi, tradendo il proprio elettorato, sostengono una giunta di destra. Cui si aggiunge il sostegno di un altro consigliere del PdCi che per questo è stato espulso dal partito" stigmatizza Pd che aggiunge: "Dopo aver perso in meno di due anni tre assessori, denunciano candidamente che quelli rimasti non solo per mesi e mesi non vanno né in giunta né in consiglio ma non vanno neanche una volta a settimana nei propri uffici, tanto da doverne rendere obbligatoria la presenza. E poi - continuano i Democratici - c'è il calendario degli impegni da assumere che è quanto di più generico si possa proporre. Infine le espressioni come "cambio di passo", "ripresa dell'azione politico-amministrativa", "tornare ad essere protagonisti", "riannodare i fili con la comunità": è un grottesco linguaggio da opposizione in bocca paradossalmente ad una forza di governo".

Pubblicato il: 09/06/2011

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