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Mons. Marra: 'Capisco la vostra sofferenza, preghiamo per risolvere i problemi nella concordia'

Così monsignor Giovanni Marra nella prima concelebrazione che ha tenuto ieri pomeriggio in Duomo, in occasione del Santo patrono, San Giuseppe ha voluto bussare, prudentemente, al cuore degli orvietani

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - "Vi rispetto in questo momento di sofferenza e vi comprendo, ma vi invito a pregare insieme a me perche i problemi che affronteremo insieme si possano risolvere nella pace e nella concordia". Così monsignor Giovanni Marra nella prima concelebrazione che ha tenuto ieri pomeriggio in Duomo, in occasione del Santo patrono, San Giuseppe ha voluto bussare, prudentemente, al cuore degli orvietani. Arrivato sulla Rupe, dopo le tristi vicende che hanno portato alla rimozione di monsignor Scanavino, l'amministratore apostolico inviato da Roma per traghettare la diocesi verso una nuova unità ha toccato le corde della comprensione e del sentimento. In apertura della messa, monsignor Marra si è detto profondamente emozionato.

"Nel venire qui in questa splendida Cattedrale - ha esordito - non v'è dubbio che si senta un fremito, anche perché non sono qui per turismo, ma per adempiere alla missione che il Santo Padre mi ha affidato, nonostante l'età e che io l'accolgo come un privilegio". Insomma, Marra è apparso emozionato, ma anche ben consapevole della sua missione che spera, ha detto più avanti nell'omelia, sia "breve".

Presenti in una Cattedrale affollata, tutte le autorità civili della città, oltre che i sacerdoti, i diaconi e i seminaristi. In un passaggio dell'omelia, monsignor Marra ha anche portando l'esempio di San Giuseppe come simbolo di due valori fondamentali quali la famiglia e il lavoro, appellandosi per quest'ultimo direttamente al sindaco della città, presente in Duomo, con riferimento particolare al lavoro dei giovani. Forse un primo messaggio per dimostrare attenzione e un intento di collaborazione con le istituzioni della città.

Pubblicato il: 20/03/2011

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