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La legge sulla fecondazione assistita

Approfondimento

Di Italiasalute.it

Bloccato l'emendamento con il quale si estenderebbe la procreazione assistita anche alle coppie affette o portatrici di malattie geneticamente trasmissibili. Con l'entrata in vigore del DDL n. 1514 tali coppie, in caso di feto malformato, avrebbero solo la possibilità di ricorrere all'aborto terapeutico ma non potrebbero accedere alla diagnosi preimpianto attraverso la quale è possibile selezionare gli embrioni malati in modo di poter trasferire in utero solo quelli sani.
Il Senato ha invece approvato l'art.3 che prevede, tra l'altro, che le coppie che intendano ricorrere alla procreazione assistita debbano obbligatoriamente essere informate dai consultori sulle tecniche di intervento, sulle procedure per l'adozione e l'affidamento familiare.
Intanto dai ginecologi fioccano le adesioni all'appello contrario alla legge.

Approvato stamani dal Senato, con procedura di voto segreto (141 voti favorevoli, 122 contrari, 4 astenuti), l'articolo 1 della legge sulla procreazione medicalmente assistita: a questa tecnica si potrà ricorrere solo per «favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana», «alle condizioni e secondo le modalità previste dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito». Questo solo «qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause di sterilità o infertilità». E' vietato quindi il ricorso alla fecondazione assistita per prevenire la trasmissione delle malattie genetiche.

Ecco, per punti, cosa prevede la legge:

AUTORIZZAZIONI
Si accede alle tecniche di procreazione assistita solo se non si potranno eliminare le cause che impediscono la procreazione; sterilità e infertilità dovranno essere certificate dal medico.

ETEROLOGA
Vietata la fecondazione eterologa, cioè con seme di persona estranea alla coppia.

LA COPPIA
Potranno ricorrere alle tecniche di procreazione le coppie formate da maggiorenni di sesso diverso, sposate o conviventi, in età potenzialmente fertile ed entrambe viventi. Sono dunque esclusi single, gay, «mamme-nonne»; no alla fecondazione post mortem.

TUTELA DEL NATO E DEL NASCITURO
I bambini che nasceranno saranno figli legittimi della coppia o acquisiranno lo status di figli riconosciuti della madre o della coppia stessa.

VIETATE SPERIMENTAZIONE SU EMBRIONI E CLONAZIONE UMANA
Sperimentazione e ricerca clinica su embrioni sono ammesse solo se finalizzate alla tutela della loro salute e sviluppo. Vietata le tecniche per predeterminare o alterare il patrimonio genetico dell'embrione.

LE STRUTTURE
Gli interventi avverranno solo in strutture pubbliche o private autorizzate dalle Regioni e iscritte in un registro che sarà istituito presso l'Istituto Superiore di Sanità; i centri dovranno avere requisiti determinati da un Dpr.

LE SANZIONI
Sono amministrative, civili e penali, in base alla gravità delle violazioni: ad esempio, chi utilizza gameti estranei alla coppia rischia una multa fra i 300.000 e i 600.000 euro; multa tra i 200.000 e i 400.000 euro a chi applica la Pma a single, minorenni, coppie dello stesso sesso; se la struttura non è autorizzata, la sanzione può arrivare a 300.000 euro.

Nel corso dei lavori del consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica (tenutosi nella giornata di ieri) è stato presentato il manifesto sottoscritto da ginecologi, medici e scienziati impegnati nel settore della medicina riproduttiva nel quale si dichiara la contrarietà al ddl n. 1514 recante norme in materia di procreazione assistita per la "impossibilità di esercitare in scienza e coscienza la loro professione".

In particolare i sottoscrittori preannunciano che "in caso di approvazione definitiva senza modifiche del DDL in questione", ricorreranno "in tutte le sedi istituzionali nazionali e internazionali, senza escludere iniziative che raggiungano lo scopo di aprire un procedimento giudiziario che affermi l'incostituzionalità di alcune parti della legge in conflitto con gli articoli 3, 9, 32 e 33 della Costituzione della Repubblica Italiana".

In poche ore sono giunte all'Associazione Luca Coscioni moltissime firme da parte di medici della medicina riproduttiva. Tra i primi firmatari dell'appello si leggono tra gli altri, i nomi di: Mauro BARNI (Ordinario di Medicina Legale all'Università di Siena e Vice Presidente del Comitato Nazionale di Bioetica); Claudio GIORLANDINO (Direttore scientifico ARTEMISIA, Centro di Diagnosi Prenatale e Medicina Materno Fetale, e Presidente del FORAGER, Forum delle Associazioni di Genetica e Riproduzione); Franco DONDERO, (Professore di Endocrinologia all'Università La Sapienza di Roma); Pasquale BILOTTA (Direttore Scientifico del FERTILITY CENTER ALMA RES di Roma); Luca MENCAGLIA (Titolare del Centro Florence di Firenze)

Tutti i nomi dei firmatari saranno disponibili a breve sul sito dell'Associazione Luca Coscioni www.lucacoscioni.it .

Noi sottoscritti, ginecologi, medici e scienziati professionalmente e/o accademicamente impegnati nel settore della medicina riproduttiva, ci sentiamo in dovere di affermare che qualora il DDL n. 1514 recante norme in materia di procreazione medicalmente assistita, già approvato dalla Camera dei Deputati il 18 giugno 2002, divenisse legge dello Stato italiano a seguito della conferma senza emendamenti da parte del Senato molti medici si troverebbero nell'impossibilità di esercitare in scienza e coscienza la loro professione Infatti, con l'art. 1 e il comma 1 dell'art. 4, si escludono dalla possibilità di accesso alle tecniche di procreazione assistita le coppie che non hanno problemi di sterilità, ma che sono portatrici di patologie genetiche trasmissibili al concepito; con l'entrata in vigore del DDL tali coppie, in caso di feto malformato, avrebbero solo la possibilità di ricorrere all'aborto terapeutico ma non potrebbero accedere alla diagnosi preimpianto attraverso la quale è possibile selezionare gli embrioni malati in modo di poter trasferire in utero solo quelli sani; con il comma 3 dell'art. 6 si fissa, in caso di fecondazione dell'ovulo, l'obbligo di impianto nell'utero, anche nel caso di ripensamento da parte della coppia o della donna, fatto salvo il diritto della donna di poter accedere all'aborto secondo la legge 194/78; con l'art. 14, che stabilisce l'impossibilità di fecondare più di tre ovociti imponendo il contestuale trasferimento degli stessi, si obbliga il medico ad utilizzare una metodologia contraria alla deontologia e all'etica medica perché si aumenta la necessità di ripetere i trattamenti con conseguente crescita dei rischi per la salute delle pazienti. Per questi motivi preannunciamo che in caso di approvazione definitiva senza modifiche del DDL in questione, ricorreremo in tutte le sedi istituzionali nazionali e internazionali, senza escludere iniziative che raggiungano lo scopo di aprire un procedimento giudiziario che affermi l'incostituzionalità di alcune parti della legge in conflitto con gli articoli 3, 9, 32 e 33 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Prof. Mauro BARNI, Vice Presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica, Ordinario di Medicina Legale, Università di Siena
Prof. Antonio ANGELINI, Centro Sterilità, Perugia
Dott. Pasquale BILOTTA, Direttore scientifico Istituto ALMA RES, Roma
Prof. Claudio GIORLANDINO, Istituto ARTEMISIA, Roma
Prof. Franco DONDERO, Straordinario di Endocrinologia, Università La Sapienza, Roma
Prof. Piero CURIEL, Direttore U.O. Ostetricia e Ginecologia, Azienda USL n. 4, Prato
Prof. Carlo DE ANGELIS, Roma
Dott. Paolo Giovanni ARTINI, Clinica Ostetrica e Ginecologica di Pisa
Dott. Gian Francesco BRUSCO, Centro Sterilità, Perugina
Dott. Luigi DI MARTINO, Acropoli
Dott.ssa Paola MARINO, Roma
Dott. Marco CAPPELLI, Roma
Dott. Luca MENCAGLIA, Florence Centro di Chirurgia Ambulatoriale, Firenze
Dott. Giuseppe Mario LENTINI, Florence Centro di Chirurgia Ambulatoriale, Firenze
Dott.ssa Sabina CONSIGLI, Florence Centro di Chirurgia Ambulatoriale, Firenze
Dott.ssa Rita GUIDETTI, Florence Centro di Chirurgia Ambulatoriale, Firenze
Dott. Alessandro FASCIANI, Florence Centro di Chirurgia Ambulatoriale, Firenze
Dott. Alessandro DI GREGORIO, Florence Centro di Chirurgia Ambulatoriale, Firenze
Dott. Nicola SURICO, Istituto Fleming, Novara
Dott. Fabio RIZZO, Istituto ARC - STER, Mestre
Dott. Maurizio MARCHINI, Clinica Mangiagalli, Milano
Dott. Marcello AMODEI, Clinica Villa Salaria, Roma
Dott. Gaetano GUASTELLA, Palermo
Dott.ssa Emma BASSAN, Ambulatorio specialistico ART, Castelfranco Veneto
Dott. Antonio SCOTTO DI FREGA, Istituto Villa del Sole, Napoli
Dott.ssa Gabriella TORREGROSSA, Centro Privato Athena PMA, Verona
Dott.ssa Eleonora CEFALU', Centro di Biologia della Riproduzione, Palermo
Dott. Marco PALERMO, Centro Riproduzione Assistita, Catania
Dott. Aldolfo COMARCHIO, Centro Riproduzione Assistita, Catania
Dott.ssa Anna AGLIANO, Centro Riproduzione Assistita, Catania
Dott.ssa Raffaella CAVALLARO, Centro Riproduzione Assistita, Catania
Dott.ssa Agata FINOCCHIARO, Centro Riproduzione Assistita, Catania
Dott.ssa Maria Lauretana PAPALE, Centro Riproduzione Assistita, Catania
Dott. Antonio MANGIACASALE, Centro Riproduzione Assistita, Catania
Dott. Giuseppe GIUFFRIDA, Centro Riproduzione Assistita, Catania
Dott. Cristofaro DE STEFANO, Casa di Cura Malzoni, Avellino
Dott. Ennio TISO, Ospedale di Empoli
Dott. Bartolomeo MAGRO, Istituto MATRIS, Milano

Pubblicato il: 05/12/2003

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