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Al capezzale del Paglia

Valentino Maggi propone di operare quanto prima i lavori per liberare il Paglia dal materiale che lo ostruisce. Barbabella chiede un 'consulto' che coinvolga tutti i comuni rivieraschi. Noi chiediamo attenzione per le zone che potrebbero risultare esondabili

Politica

Valentino Maggi, consigliere diesse, ha presentato una mozione in cui si sollecita l'intervento dell'Amministrazione comunale per attivare, in tempi brevi, l'Ente preposto alla effettuazione dei lavori di rimozione dei materiali inerti trasportati da ondate di piena e che si sono accumulati in prossimità del Ponte dell'Adunata. I materiali hanno modificato addirittura il corso delle acque ed intasato il letto del fiume, con un conseguente impatto ambientale che si ripercuote anche sulle attività sociali e ricreative legate alla pesca sportiva.
Il fiume Paglia, a valle del Ponte dell'Adunata, tempo fa, ha subito interventi di miglioramento idrico e ambientale a cura del Provveditorato ai Lavori Pubblici, con un intervento finalizzato alla sistemazione del letto del corso d'acqua e al livellamento e rafforzamento delle sponde. "Quell'intervento ha risolto positivamente il problema, dando anche un assetto ambientale pressoché costante che ha favorito lo sviluppo delle attività ricreative e sociali della pesca sportiva anche a livello extracomunale - ha sostenuto l'autore della mozione, Valentino Maggi - tuttavia, a distanza di pochi anni, la situazione iniziale ha subito non trascurabili peggioramenti a causa dell'accumulo, in prossimità del ponte, di notevoli quantità di inerti trasportati da ondate di piena che hanno notevolmente rimodificato il corso delle acque per cui va attuato un intervento tempestivo di sistemazione idraulica e ambientale di quel tratto del Paglia".

L'iniziativa è stata accolta positivamente da tutti i gruppi consiliari durante la discussione avvenuta in occasione del Consiglio del 25 novembre. Franco Raimondo Barbabella ha allargato il tema ed ha sostenuto che "esiste già una diffusa sensibilità intorno alle vicende del nostro fiume, tanto da aver stimolato diversi studi, è però il momento di compiere uno sforzo culturale nella direzione della cultura di governo rivedendo anche criteri di analisi e di programmazione. I cambiamenti climatici di questi ultimi anni fanno modificano i parametri sinora noti, e quindi servono azioni e risorse significative per tenere sotto controllo i beni ambientali, a partire dalla terra. Il tema del fiume Paglia si inserisce in questo contesto che è vasto quanto il territorio d'ambito che è attraversato da questo nostro fiume. Dobbiamo promuovere, perciò, un incontro fra tutti i Comuni rivieraschi, per confrontare le tesi tecniche e per pensare ad una visione vincolistica, ma attiva che guardi alle nuovi scenari ambientali".

Il Consiglio ha convenuto sull'utilità di organizzare un "Forum sul paglia", un consulto che affronti i problemi del nostro fiume sotto tutti gli aspetti. Non escluso, diciamo noi, quello dell'attenzione e del controllo di quelle zone che potrebbero risultare esondabili e che sono state fortemente urbanizzate, nonostante i pericoli incombenti. Nella foto il Paglia negli anni Trenta.

Pubblicato il: 01/12/2003

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