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Pazzia sull'A1

A chi ha assistito alla scena è sembrato di ritrovarsi di colpo dentro uno di quei polizieschi americani farciti d'azione e improbabili acrobazie...

ORVIETO - A chi ha assistito alla scena è sembrato di ritrovarsi di colpo dentro uno di quei polizieschi americani farciti d'azione e improbabili acrobazie, in realtà per chi l'ha vissuta in prima persona l'aggressione di domenica notte sull'A1 è stata un incubo vero e proprio: due fratelli campani, pluripregiudicati, dopo una manovra azzardata, sentendosi stretti da un autobus di turisti bergamaschi, non hanno esitato a bloccarlo, impedendogli di procedere. Poi si sarebbero attaccati alle portiere, entrando a forza a bordo del mezzo e qui avrebbero aggredito l'autista, la guida e il marito della donna. All'origine dell'aggressione vi sarebbero futili motivi legati al traffico. Il fatto è accaduto domenica notte sull'Autostrada del Sole all'altezza dell'area di servizio Tevere, in direzione Nord. Secondo quanto riferisce la stradale, il traffico in quelle ore procedeva lentamente con incolonnamenti che costringevano gli automobilisti ad un'andatura attorno ai 30 chilometri orari. I due fratelli, a bordo di una Renault Scenic, insieme alla moglie e al figlioletto di uno di loro di appena dieci anni, avrebbero imboccato la corsia d'emergenza sorpassando chi era rallentato dal traffico e mentre superavano a destra l'autobus, devono aver avuto l'impressione che questo invadesse la loro corsia. Per reazione i due pregiudicati, di 37 e 32 anni, avrebbero bloccato l'autobus con la loro automobile e sarebbero entrati a forza nel mezzo, iniziando a picchiare l'autista e le due persone sedute nelle prime file. L'autista ha riportato una frattura al naso guaribile in 30 giorni, la capogruppo, colpita al volto, ha riportato ecchimosi guaribili in una settimana, per il marito invece tre giorni di prognosi. I due uomini - G.S. e L.S. le iniziali - pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e contro la persona, dopo il pestaggio hanno ripreso la loro automobile procedendo sempre sulla corsia d'emergenza ma i poliziotti della stradale li hanno raggiunti e bloccati all'altezza dell'area di sosta Ritorto, al termine di un breve inseguimento nel traffico intenso. A mezzanotte, i due pluripregiudicati si trovavano entrambi nel carcere di via Roma dove restano a disposizione del magistrato inquirente. Per loro l'ipotesi di reato è di lesioni personali e violenza privata. Secondo i primi accertamenti, i due uomini (con moglie e figlio di uno di loro) stavano tornando a Torino, dove risiedono e lavorano, dopo le vacanze di Natale. L'autobus di turisti, invece, faceva rientro a Bergamo.

Pubblicato il: 04/01/2011

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