Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Dedicata al giovane soldato di Lubriano, Giandomenico Pistonami, nato ad Orvieto e caduto a Kabul, la biblioteca militare di presidio nella scuola sottufficiali dell'esercito in Viterbo

In occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2010 - 2011 della Scuola Sottufficiali dell'Esercito

di Silvio Manglaviti

In occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2010 - 2011 della Scuola Sottufficiali dell'Esercito, alla presenza dei familiari e del Capo di Stato Maggiore, Generale di Corpo d'Armata Giuseppe Valotto, scoperta la lapide che dedica al Caporal Maggiore Scelto Giandomenico Pistonami la Biblioteca Militare di Presidio.

Nato ad Orvieto e residente a Lubriano, Giandomenico è caduto a Kabul, in Afghanistan, nell'ambito della missione ISAF; il 17 settembre 2009, in seguito all'esplosione di un autoveicolo bomba durante il passaggio di un convoglio formato da due VTLM "Lince", sulla rotabile dall'aeroscalo KAIA (Kabul International Airport) al Quartier Generale delle Forze della Coalizione, in cui perdevano la vita altri cinque militari dell'Esercito: Capitano Antonio Fortunato; Sergente Maggiore Capo Roberto Valente; Caporal Maggiore Capo Massimiliano Randino; Caporal Maggiore Scelto Matteo Mureddu; Caporal Maggiore Scelto Davide Ricchiuto.

La Biblioteca Militare di Presidio nella Scuola Sottufficiali dell'Esercito, con sede in Viterbo presso la Caserma "Saloni", è la più giovane delle sedici realtà bibliotecarie nazionali sotto l'egida dell'Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, in cui si annoverano anche la Biblioteca Militare Centrale di Roma, quelle della Scuola di Applicazione di Torino, dell'Accademia Militare di Modena, dell'Istituto Geografico Militare di Firenze.

Direttore, il Ten. Col. Silvio Manglaviti, Capo Agenzia Rapporti con l'Università e titolare delle cattedre 'Topografia Militare' ed 'Elementi di Geopolitica applicata alle operazioni militari', coadiuvato da personale dell'Amministrazione Civile della Difesa specificamente formato in biblioteconomia, a cura dell'Archivio di Stato di Viterbo.

Tra le migliaia di volumi del patrimonio librario si conservano centinaia di documenti ottocenteschi d'interesse storico, storico militare e letterario, tra i quali una serie di Decreti Reali autografi.

La struttura costituisce uno degli strumenti a supporto della formazione degli allievi che, al termine dei Corsi tenuti presso l'Istituto militare viterbese, dove conseguono il grado di Maresciallo e la laurea in Scienze Organizzative e Gestionali presso l'Università degli Studi della Tuscia, saranno i nuovi comandanti impiegati nelle attività operative e addestrative della Forza Armata.

Proprio in virtù di questo, la dedica di un polo culturale di livello nazionale in un Ente di formazione come la Scuola Sottufficiali dell'Esercito, di livello nazionale ed internazionale, assume particolare significanza: la biblioteca è luogo vivo e di memoria allo stesso tempo; è un monumento alla Sapienza proiettato nel futuro. Non si deve temere o biasimare la retorica, ché è un'Arte del Comunicare. Come comunica una visione Chi agisce e si sacrifica in nome di un ideale, che sia di Patria, di Nazione, di Pace. Ideali che vanno oltre il tempo e lo spazio. E gli eroi del mito, classico, piuttosto che risorgimentale, si possono così ritrovare nei volti puliti e negli occhi illuminati dalla luce di Speranza in un mondo migliore dei nostri ragazzi di oggi.

Come il nostro Giandomenico Pistonami (nostro: di Orvieto, di Lubriano e Viterbo; dell'Italia e dei popoli che - nonostante tutto ed a prescindere! - si coalizzano intorno ad idee di Libertà e Democrazia), caduto nell'esercizio del Dovere mentre consapevolmente e responsabilmente svolgeva un servizio a nome di tutta la collettività nazionale - ma anche internazionale - rappresentano i nuovi martiri contemporanei, punto di riferimento generazionale ed orgoglio di un Popolo e di un Territorio.

Nella foto, da destra, papà Pistonami, Capo Stato Maggiore Esercito Gen. Valotto, Comte Scuola Viterbo Gen. Ranucci, Direttore Biblioteca TCol Manglaviti

Pubblicato il: 11/12/2010

Torna alle notizie...