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Abbassate i balzelli

Se i prezzi aumentano è anche colpa dell'aumento dei costi. La tassa imposta dalla Valdichiana è emblematica dell'aumento di tutte le spese

Cronaca

La Confcommercio si è inserita nel dibattito sull'aumento dei prezzi ad Orvieto sollevato dalla pubblicazione del Bollettino dell'Osservatorio. Quei dati, peraltro segnalati dai redattori e da Orvietosi come da valutare con cautela, sono stati subito contestati dalla Confesercenti.

"Se rispondiamo con ritardo all'articolo dei prezzi - scrive la Confcommercio-è soltanto perché ci hanno preceduti e allora c'è sembrato poco sensato intervenire su argomenti già trattati, però adesso, messi di fronte all'ultima protesta, quella relativa ai consorzi di bonifica, si riaccende nuovamente la questione e forse anche per noi sarà più facile dimostrare le ragioni. Pertanto vogliamo uscire dalla logica dei prezzi in cui ci si dipinge come gli autori dei rincari mentre vogliamo far capire che le cause, come spesso avviene, sono sempre ben diverse. Quindi, quando ci accusano di avere prezzi troppo alti, noi rispondiamo, abbassateci le imposte! Abbassate i prezzi dell'acqua, dell'immondizia, toglieteci la Val di Chiana, così come le ultime bollette spedite a casa dal solito consorzio e trovate triplicate a seguito di pseudo privatizzazioni. Queste, come sappiamo, sono tutte tasse destinate a far salire le spese e quindi i prezzi dei piccoli esercenti. Così ancora, la Val di Chiana, spacciata per una tassa necessaria per la tutela idrogeologica del territorio, in realtà s'è dimostrata il solito balzello inutile, fine a se stesso, in quanto la tutela del territorio resta comunque a spese dello Stato e delle Regioni e quindi praticamente grava per ben due volte sempre sulle nostre spalle".

Pubblicato il: 13/11/2003

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