Presentazioni di 'Sulla via d' Alessandria'
L'ultimo libro di Gianni Morcellini. 23 ottobre 2010, alle ore 17.00, presso la Sala Polivalente di Fabro Scalo
Oggi, sabato 23 ottobre 2010, alle ore 17.00, presso la Sala Polivalente di Fabro Scalo, il sindaco di Fabro, Maurizio Terzino, il ten. colonnello Silvio Manglaviti e il vice Parroco di Ciconia don Marco Pagnotta, presenteranno l'ultimo libro di Gianni Morcellini, il romanzo storico dal titolo "Sulla via d' Alessandria", edizioni Albatros.
A distanza di nemmeno due mesi dalla pubblicazione, il romanzo dello scrittore fabrese, sembra riscuotere l'interesse di una nutrita schiera di lettori in tutta Italia, con oltre mille copie vendute in così poco tempo.
L'iniziativa di oggi (23/10/10) s'inserisce in un ciclo più ampio di presentazioni che vedranno l'autore impegnato in giro per il bel Paese in un iter che va da Roma a Viterbo, da Siena a Cremona e da Salò a Torino. Il libro, già presentato in Campidoglio, in occasione del concerto della Fanfara dei Bersaglieri all'interno del concerto per i festeggiamenti dei 140 anni di Roma Capitale, ha riscosso il plauso dello stesso sindaco Alemanno, che lo ha ricevuto in dono dal Presidente della Sezione romana dell' Associazione
Nazionale Bersaglieri, Tenente Massimo Flumeri.
"Sulla Via d'Alessandria" nasce da un'intuizione dell'autore, Gianni Morcellini, volta a denunciare quello che, a suo giudizio, è l'assurda deriva dei valori primari nella società contemporanea.
La spinta all'esaltazione delle rivalità individuali tramite illusorie promesse d'un facile successo, l'istigazione al "mors tua vita mea", piuttosto che alla solidarietà sociale, l'ostentazione dei lati negativi e degli atteggiamenti più "bassi" dell'individuo al solo scopo di far "rumore" e guadagnare attenzione mediatica, il lancio di messaggi diseducativi portati avanti dai mezzi di comunicazione di massa, in particolar modo dalle trasmissioni televisive più gettonate e vicine ai ragazzi degli ultimi quindici anni, hanno condotto, in un lasso di tempo straordinariamente breve, ad un radicale mutamento dell'atteggiamento dei singoli nei confronti della società.
Ogni paletto etico, morale o religioso che potesse frenare, arginare o semplicemente regolare questa rincorsa forsennata a delle pie illusioni, è stato abilmente rimosso. Come spesso accade, alle spalle di profondi mutamenti sociali, prende posto una "regia elitaria", più o meno occulta, che si trova
nelle condizioni di poter influenzare profondamente la massa, indirizzandone le prevedibili reazioni a proprio vantaggio. Sia chiaro che non si sta parlando di potere politico, di un colore piuttosto che di un altro, o di un tipo d'imprenditoria, piuttosto che di un'altra, ma di un format che sta facendo il
giro del mondo cavalcando l'onda, non sempre controllabile, delle nuove
tecnologie.
Gianni Morcellini fa sua questa visione della contemporaneità allegorizzandola e trasportandola in un'altra epoca, non molto distante nel tempo da noi, ma di sicuro diversa e per certi aspetti antitetica a quella
attuale. Siamo nel 1942 Il contesto storico è quello dell'Africa Settentrionale, dove i nostri soldati eroicamente combattono contro un nemico di molto superiore per numero e per mezzi. Il coraggio, la fede, la determinazione di questi uomini ad una stoica resistenza nella consapevolezza dell'inevitabile sconfitta, specie dopo la presa di coscienza di un tradimento, li induce a riflettere su quelle che sono le cose davvero importanti in quella breve parentesi fra due eternità che è la vita.
Il messaggio dell'autore, però, non si ferma alla mera denuncia e va oltre.
Quando tutto sembra concludersi nel peggiore dei modi, un finale inaspettato ci fa intendere che i falsi valori sono destinati ad invecchiare e a perire con coloro che li hanno adottati facendoli propri, mentre quelli autentici, che sembravano ormai smarriti nell'oblio del tempo e soprafatti, sono chiamati a risorgere dalle loro ceneri e a perpetuarsi in quanto elementi primi ed indispensabili all'evoluzione della razza umana."
Pubblicato il: 23/10/2010