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Piave, swap e discarica nell'autunno caldo orvietano

Piave, la questione non è più rinviabile. A maggio scorso il consiglio comunale aveva approvato una delibera in cui erano contenuti tempi e numeri dell'operazione.

ORVIETO - Piave, la questione non è più rinviabile. A maggio scorso il consiglio comunale aveva approvato una delibera in cui erano contenuti tempi e numeri dell'operazione: si impegnava tra l'altro la giunta a predisporre, a partire dal lavoro realizzato da Risorse per Orvieto, un progetto di massima da sottoporre all'approvazione del consiglio entro il 30 settembre. Siamo alla metà del mese e la questione non è stata ancora affrontata, almeno non con passaggi istituzionali. È per questo che per domani sera è convocata una conferenza dei capigruppo formalmente per la presa d'atto della delibera in questione, più concretamente per iniziare ad affrontare la questione, ricordando le scadenze. Come noto dalla messa a valore della ex caserma - valore stimato 34 milioni e 750mila euro - è strettamente legato non solo lo sviluppo futuro della città, ma anche il bilancio 2011 al quale la Piave dovrebbe portare in entrata 3 milioni e 300mila euro (2 milioni negli anni successivi). Ma la conferenza dei capigruppo servirà anche a fare il punto sull'impugnazione degli Swap, perché - secondo alcune indiscrezioni - pare che il Comune di Orvieto abbia ricevuto le relazioni dei legali individuati per intraprendere l'azione legale, finalizzata ad annullare i contratti. Nell'autunno caldo dell'amministrazione comunale c'è poi un altro dossier importante quello sulla discarica. Per il martedì prossimo, 21 settembre è prevista un'apposita commissione in cui dirigenti Sao - Acea dovrebbero illustrare in Comune il piano di industriale del sito de "Le Crete".

Pubblicato il: 15/09/2010

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