Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

L'Ambulatorio contro l'usura

È attivo da alcuni giorni presso l'Ufficio di cittadinanza. Sandro Gulino:sempre minore la fiducia nello Stato, calano le denunce ma aumentano le persone che cadono nello stozzinaggio

Società

di Simona Coccimiglio

 

È attivo ormai da diversi giorni ad Orvieto l' "Ambulatorio antiusura", un centro di ascolto in grado di assicurare, alle vittime dell'usura e dell'estorsione, oltre che l'approfondimento e la valutazione dei singoli casi, la consulenza di un legale, di un esperto bancario, di un commercialista e di uno psicologo. Il nuovo sportello, operativo presso l'Ufficio della Cittadinanza - Dipartimento per i Servizi Sociali del Comune, si inserisce nell'ampio progetto di prevenzione e lotta all'usura promosso dalla "Fondazione Umbria contro l'Usura". A tale fondazione, costituita nel 1996, aderiscono la Regione Umbria, le Province di Perugia e di Terni e gli enti locali. L'usura e l'estorsione non sono certo attività illecite particolarmente diffuse sulla Rupe e sul territorio, almeno nelle modalità ritenute tradizionali e diffuse in altre realtà più grandi e più facilmente esposte a fenomeni di questo tipo. "I dati - dichiara il Presidente Regionale della Confesercenti Sandro Gulino sono confortanti per la nostra regione. Le statistiche che comprovano il calo della fiducia nello Stato da parte delle vittime dell'usura - con il conseguente crollo nel Paese del numero delle denunce e quindi degli arresti e dei procedimenti penali - in Umbria sono invece in controtendenza. Il numero dei reati accertati nella nostra regione è quasi raddoppiato, passando da 22 a 41, pur dovendo ritenere che parecchi episodi restano oscuri, avvolti nella cortina del silenzio e della rassegnazione". Le parole del Presidente Regionale della Confesercenti sono molto rassicuranti, ma ai dati da lui riportati se ne aggiungono degli altri che conducono a situazioni infelici, non così tanto lontane dalle realtà in cui viviamo. "L'estorsione non è più il singolo pizzo che conosciamo - dice Gulino. Se questa rimane pur sempre la modalità più diffusa per arricchirsi ed esercitare un ferreo controllo del territorio, si allarga la sfera delle imprese colpite. E poi - continua - esistono diverse "forme di tassazione indiretta", mercati monopolistici protetti, reti strutturate dedite all'usura che mascherano la loro attività attraverso la creazione di società a responsabilità limitata, che hanno per oggetto sociale ora l'intermediazione finanziaria, ora l'erogazione di servizi commerciali e immobiliari. Non trascuriamo poi il fatto che ci si indebita e si finisce nelle mani di gente senza scrupoli - dichiara Gulino - anche perché non si riesce ad arrivare alla fine del mese, perché non si riesce a garantire alla propria famiglia un vita stabile e serena dal punto di vista economico ". Di fronte a un quadro dalle terribili prospettive come questo è necessario mettere in campo misure che tutelino le vittime incoraggiandole alla denuncia, portando così gli usurai in condizione di non nuocere. Questo il monito forte lanciato da Confesrecenti, tre le parole chiave per lottare contro usura ed estorsione: prevenzione, repressione e aiuto alle vittime in funzione del loro reinserimento sociale e lavorativo.

Pubblicato il: 06/11/2003

Torna alle notizie...