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Morti per mancanza d'acqua

L'assessore provinciale ha risposto ad una interrogazione di Filippetti e Martelloni

Cronaca

La moria di pesci nel fiume Chiani dei mesi estivi non era dovuta a malattie o epidemie, ma alla diminuzione del livello delle acque, causata dai numerosi attingimenti e combinata con le alte temperature. È questa la risposta formulata dall'assessore all'Ambiente della Provincia di Terni Gianni Pelini, ad un'interrogazione presentata dai consiglieri Ds Valentino Filippetti e Luciano Martelloni, relativa alla moria di pesci nel fiume verificatasi durante l'estate appena trascorsa. Nell'interrogazione i consiglieri, dopo aver sottolineato il problema delle secche, aumentate dal caldo e dagli attingimenti e i danni al patrimonio, chiedevano se la Provincia fosse al corrente del problema, se gli attingimenti stessi fossero stati controllati e quali iniziative fossero in cantiere. L'assessore Pelini ha assicurato che sul fiume Chiani saranno limitati gli attingimenti, mentre è in fase di conclusione il piano stralcio per la realizzazione di alcuni laghetti di accumulo delle acque per uso agricolo. "In futuro- ha affermato l'assessore- la gestione delle risorse idriche del Chiani sarà più attenta ed organizzata con la predisposizione di nuovi sistemi che garantiscano la disponibilità delle acque per gli agricoltori della zona con la realizzazione dei laghetti di accumulo, attraverso cui poter disporre di riserve da destinare agli agricoltori".

Pubblicato il: 06/11/2003

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