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Soddisfazione per la festa Democratica di Orvieto

" Il popolo democratico c'è - ha detto Carlo Emanuele Trappolino, deputato del Partito Democratico -,  ha voglia di impegnarsi e non abbassa la testa"

di ufficio stampa PD

Consuntivo positivo per la Festa Democratica di Orvieto conclusasi domenica 11 luglio, al termine di diciotto giorni di confronti politici, dibattiti e proposte musicali e gastronomiche. Un complesso di iniziative reso possibile dalla partecipazione dei tantissimi volontari, giovani e meno giovani, che hanno così offerto un contributo straordinario e concreto alla vita del Partito Democratico.

Diciotto giorni di festa caratterizzati da iniziative di grande interesse culturale e politico. Su tutte, il confronto tra il filosofo Mario Tronti e il Vescovo di Orvieto-Todi Padre Giovanni Scanavino, la riflessione sui nuovi diritti civili con Beppino Englaro e Jean-Leonard Touadì, la serata dedicata all'Umbria e al futuro di Orvieto con Catiuscia Marini.

La celebrazione del quarantesimo anniversario dello Statuto dei Lavoratori, con la consegna di un attestato simbolico ai primi delegati del territorio orvietano, ha consentito di riprendere, con l'orgoglio e la fermezza di chi c'era, le ragioni politiche e culturali di quella lunga stagione di lotte per il lavoro e i suoi diritti. Una serata condotta sul filo dell'emozione per riannodare la memoria ad un presente che, nella precarietà dei lavori sempre più incerti ed effimeri, misura l'urgenza di una nuova stagione di riforme e di diritti.

L'urgenza della memoria è stata ugualmente evocata in occasione della presentazione del film-documentario "Bandite", una felicissima opera di due giovani registe dedicata alla vicenda delle partigiane italiane. Un appassionante intreccio narrazioni storiche e personali per raccontare il senso profondo di tante esistenze spese per dare forma alle idee di libertà, uguaglianza, democrazia.

Risultato di un pugnace giornalismo d'inchiesta, il libro di Sabrina Pisu e Alessandro Zardetto - L'Aquila 2010: il miracolo non c'è - presentato il 28 giugno, ha offerto l'occasione per misurare lo scarto sussistente tra la retorica berlusconiana  e la cruda e dolorosa realtà del terremoto abruzzese.

Spazio anche alle tematiche ambientali e di gestione del territorio, con due partecipate iniziative: sul nuovo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e sul ruolo delle Comunità Montane per la valorizzazione e la tutela della biodiversità. L'attenzione ai temi dell'ecologia e della difesa del territorio - il 2010 è l'anno internazionale della biodiversità -  è stata resa ancor più evidente dalla Mostra sulla biodiversità dell'Orvietano (comprendente anche 50 piante autoctone di particolare pregio) e dai piatti biodegradabili in uso nel ristorante della festa.

" Il popolo democratico c'è - ha detto Carlo Emanuele Trappolino, deputato del Partito Democratico -,  ha voglia di impegnarsi e non abbassa la testa.  La festa è un momento di condivisione, di impegno corale e di unità. Sono queste le cose, e non altro, che ci dobbiamo portare appresso perché mostrano che non tutto può essere comprato, non tutto può essere ridotto a merce; e che c'è una dignità che è forte e che resiste. Un ringraziamento particolare agli straordinari volontari, a cui va il mio ideale abbraccio, e anche a tutte quelle persone che, a vario titolo, hanno contribuito, da vicino o da lontano, alla realizzazione della Festa Democratica".

Pubblicato il: 14/07/2010

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