Acas service, la Bernini si oppone al fallimento

ORVIETO - Acas service, la Bernini si oppone al fallimento: vizi formali e sostanziali nel procedimento aperto a Perugia contro il fallimento del call center di Bardano. Le ragioni di fondo dell'opposizione si baserebbero principalmente sui crediti che l'azienda vantava nei confronti delle Asl. Al termine dell'udienza di ieri la corte si è però riservata sulla eventuale revoca. Nel frattempo, come noto, la situazione dei dipendenti degli uffici orvietani del call center sanitario, dopo l'affitto di ramo d'azienda alla Radio Call service di Messina, è tutt'altro che risolta. Gli impiegati sono di nuovo senza stipendio, come è tornata a denunciare la scorsa settimana in una lettera aperta una dipendente che ha preferito restare anonima. "Ci avviciniamo alla terza mensilità non pagata (quattro se contiamo anche la quattordicesima), e siamo sfiniti, esausti, senza speranza e con tutti i nostri progetti di vita accantonati da un anno a questa parte - denunciava l'impiegata -. Vogliamo risposte e la sicurezza di uno stipendio a fine mese proprio come tutti gli altri "ex-Acas" (quelli assunti in Webred, ndr) perché non siamo lavoratori di serie B e avremmo dovuto avere tutti gli stessi diritti". "Abbandonati da tutti e mai assistiti e supportati, anzi direi proprio fregati dai sindacati - insisteva la dipendente - l'unica nostra "salvezza" dopo un anno di battaglie e sacrifici è licenziarci, l'unico modo per uscire da questa situazione che per noi è diventata un vero e proprio incubo". Nel frattempo, la titolare di Acas service è in attesa del procedimento penale per la maxi evasione fiscale di 3 milioni di euro che le è stata contestata nel 2009 dalla fiamme gialle.