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I pendolari orvietani minacciano azioni eclatanti

In vista del Consiglio comunale aperto che il Comune ha intenzione di organizzare dopo quello sul bilancio, il comitato chiede "al sindaco un grande impegno e la sua presenza per dare un segnale forte e chiaro del malcontento della città"

ORVIETO - Minacciano ulteriori azioni eclatanti i pendolari orvietani, in vista dell'approssimarsi della data di automatizzazione della stazione di Orvieto. Secondo il calendario di Trenitalia questa dovrebbe essere l'ultima settimana di presenziamento allo scalo della Rupe che dal 21 giugno dovrebbe essere automatizzato. "Dopo la manifestazione di venerdì scorso che ha visto la partecipazione non solo dei pendolari ma anche di molti cittadini orvietani e che ha trovato grande solidarietà da parte soprattutto del vescovo, monsignor Giovanni Scanavino, ora è il momento delle azioni" afferma il comitato Roma - Firenze. Se Fs fa sapere che la stazione di Orvieto non sarà depotenziata, ma automatizzata, i pendolari ribadiscono che "l'assenza del capostazione comporterà non solo disagi, ma una riduzione molto importante dei servizi e l'abbandono della stazione, come si è già verificato in molte stazioni d'Italia. Un esempio per tutti molto significativo è il fatto che nessuno potrà attestare i ritardi dei treni che, come sappiamo bene, sono all'ordine del giorno". In vista del consiglio comunale aperto che il Comune ha intenzione di organizzare dopo quello di venerdì 18 sul bilancio, il comitato chiede "al sindaco un grande impegno e la sua presenza per dare un segnale forte e chiaro del malcontento della città". "Chiediamo alla presidente della Regione e all'assessore ai Trasporti Rometti di impegnarsi in maniera forte in questi giorni - è detto in una nota - perchè i margini di trattativa sono strettissimi dato che Fs ha preso già la decisione di chiudere la stazione sabato prossimo. Serve il coraggio di far sentire la voce di Orvieto in un luogo più visibile e importante, per far arrivare alle orecchie di chi prende le decisioni, il grande malcontento di tanti cittadini"

Pubblicato il: 15/06/2010

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