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Il Duomo intubato


La Confcommercio lamenta la presenza dei tubi che coprono la facciata del Duomo e teme un'ulteriore procrastinazione dei lavori

Cronaca

La Confcommercio di Orvieto ha diffuso un comunicato "disperato" sulla condizione deprecabile in cui è ridotta la facciata del Duomo, da troppo tempo sottoposta a retyling.

Nella nota i confcommercianti descrivono il grigiore di quelle impalcature invasive, la muraglia di ferraglie, il casotto degli attrezzi che fa bella vista di sé a posto dei bassorilievi, lo sparuto drappello di restauratori addetti ai lavori e il fatto che un cartello comunica che i lavori si sono conclusi a maggio 2003. E allora, recita il comunicato, "perché non si provvede. Chi ne risponde? Perché non si è mai pensato ad impiegare più personale e anticipare così la fine dei lavori? Perché non è stata usata un'impalcatura meno invasiva? Forse a queste domande non avremo mai una risposta. A noi comunque non resta che sperare che qualcuno si interessi, prima che avvenga la tragedia e, forse, faccia smontare tutti quei pali in tempi brevi, mentre apprendiamo dai giornali che il turismo si è trasferito altrove".

Noi non abbiamo le risposte a tutte le domande che si pone la Confcommercio, ma possiamo aiutare a individuare il percorso giusto per saperne di più ed ottenere qualche risultato.

Ad una lettura più attenta del cartello che comunica che i lavori sarebbero terminati a maggio, si rileva che l'azienda committente i lavori è la Sovrintendenza ai beni culturali dell'Umbria e ci sono anche i nomi dei responsabili dei lavori. Insomma, quel cartello parla e "spiattella" lì, senza remore, tutti colpevoli della situazione di stallo, quelli che sanno, con ragione sociale, nome, cognome ed indirizzo.

Forse, senza voler rubare il ruolo a nessuno, una comunicazione dell'Associazione commercianti alla Sovrintenedenza con i contenuti espressi nel comunicato potrebbe aiutare a risolvere la questione più in fretta.

Pubblicato il: 10/10/2003

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