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Acqua. Supermercati presi d'assalto e code ai serbatoi

Sono almeno 20mila le persone coinvolte dalle ordinanze che vietano l'uso dell'acqua potabile da rete idrica.
-La Galleria Nuova Italia di Abbadia S.Salvatore emette acque rosse ricche di ossidi di ferro
- Porano. L'ordinanza che vieta l'uso dell'acqua della reta idrica

ORVIETO - Supermercati presi d'assalto e code ai serbatoi. Così gli orvietani fanno i conti con l'emergenza acqua che, da ieri, si è estesa anche alle località Botto, Boccetta e Mignattaro, servite dall'acquedotto di Porano. Intanto fanno la loro comparsa i primi speculatori: una bottiglietta d'acqua da 50 centilitri venduta ad un euro e mezzo in un locale del centro storico. Strani aumenti anche in qualche supermercato. Al punto da far scendere in campo Federconsumatori che chiede al Comune di vigilare sui prezzi e di dare informazioni puntuali. L'emergenza, legata alla presenza di ferro e alluminio nell'acqua potabile a causa - a quanto pare -  delle insistenti piogge, riguarda attualmente 18mila persone nel Comune di Orvieto (Orvieto Centro, Ciconia, Sferracavallo, Orvieto Scalo, Località Velette e Badia, Bardano, Segheria, Ponte del Sole, Tamburino, Sugano, e l'area industriale di Fontanelle di Bardano) e 1600 nel Comune di Porano (tutto il territorio eccetto la lottizzazione di Borgo Heskana). In tutto Orvieto sono disponibili attualmente 19 punti per il rifornimento dell'acqua: sei nel centro storico (San Giovenale - porta Romana - piazza Marconi - piazza del Popolo - piazza XXIX Marzo - piazza Cahen - Caserma Piave, solo per le attività produttive), tre a Ciconia (presso la chiesa - La Svolta - Casa del Popolo - La Gorgone), tre ad Orvieto scalo (parcheggio via monte Terminillo - viale primo Maggio - strada Amerina), due a Sferracavallo (campo sportivo - via Taro), uno a Ponte del Sole (area parcheggio bar), uno in località Le Velette (area verde dell'ex mattatoio), uno a Bardano (zona industriale), uno a Sugano (parcheggio della scuola) e uno in località Botto. A Porano i punti di approvvigionamento sono, invece, cinque. Una autobotte è a servizio del carcere, mentre per l'ospedale di Orvieto è stata assunta iniziativa da parte della Asl che ha chiesto intervento diretto del Sii.

Le scuole sono anch'esse rifornite ad hoc e, tramite, la distribuzione di acqua minerale in bottiglia. Consegna diretta anche per i panificatori. Attivato, da ieri, anche un servizio di consegna a domicilio per i disabili non deambulanti. Le persone che desiderano informazioni circa il servizio di fornitura acqua a domicilio possono chiamare il numero 0763 - 306410. Più in generale per l'emergenza idrica invece il Comune ha messo a disposizione un numero di informazione telefonico che è lo 0763 - 306203. Frattanto si susseguono, alla presenza del prefetto, le riunioni tecnico - istituzionali per fronteggiare l'emergenza e per ipotizzare soluzioni al problema. Questa mattina, si è svolta presso la Prefettura di Terni l'annunciata riunione tecnico-istituzionale per affrontare la problematica, sia relativamente all'emergenza in atto, sia per individuare la soluzione definiva del problema. Nel tavolo di concertazione che si è riunito ieri pomeriggio a Terni è stata analizzata anche la possibilità di miscelare l'acqua in modo da abbatte sensibilmente il fenomeno della presenza di alluminio.

"Nel contempo - è detto in una nota del Comune di Orvieto - sono già state attivate le ricerche presso società specializzate nella realizzazione di impianti di depurazione, soluzione che avrà comunque dei tempi necessari per essere attuata". Insomma, l'emergenza sembra destinata a durare, anche se dai risultati ufficiosi delle analisi - quelli ufficiali non sono stati resi disponibili - sembra che le concentrazioni stiano calando. Quella della miscelazione è la soluzione che ha già salvato dal problema i Comuni di Castel Viscardo e Castel Giorgio dove la percentuale di ferro e alluminio è stata abbattuta attraverso la miscelazione delle acque di due diversi acquedotti.

 

Pubblicato il: 12/01/2010

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