Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Il gruppo consiliare 'Insieme per Porano' si astiene sul Piano regolatore

Come stanno i fatti secondo il capogruppo di minoranza Maria Adelaide Ranchino. Una vicenda inquietante che potrebbe innescare precedenti pericolosi...

foto di copertina

di Maria Adelaide Ranchino
per gruppo consiliare "Insieme per Porano"

Sul comunicato del Comune di Porano è scritto che " Il gruppo di minoranza ha motivato l'astensione con la contrarietà verso la decisione di stralciare dal piano operativo e far ritornare agricola la zona oggetto del ricorso di privati cittadini, affermando, tra l'altro, che il contenuto del ricorso non risponde a verità in relazione ad un possibile conflitto di interesse che coinvolgerebbe un consigliere comunale di maggioranza della precedente amministrazione comunale oggi all'opposizione."

 

Non è proprio così. Il senso della nostra astensione non è solo nel non essere d'accordo con lo stralcio, ma è nel modo in cui si è giunti a tale decisione da parte della maggioranza.  Il Comune sta seguendo 5 ricorsi: 3 sono stati presentati dal Comune stesso in opposizione al vincolo che è stato apposto dalla Sovrintendenza al centro storico di Porano, 2 sono stati presentati da privati cittadini in opposizione al PRG parte strutturale.

Il Sindaco Giorgio Cocco ha intrapreso la strada del "patteggiamento", congelando momentaneamente i ricorsi e scendendo a compromessi secondo noi inaccettabili, con i ricorrenti.

 

Per i prossimi tre anni l'intera comunità sarà sotto scacco poiché il Comune si è impegnato ad accettare supinamente ogni richiesta della controparte, fino ad arrivare ad una variante al piano regolatore per far tornare la zona in questione da verde pubblico a zona agricola. Una lettera che alleghiamo alla presente ed è giusto far conoscere ai cittadini.

 

L'amministrazione accetta la volontà dei ricorrenti, e la controparte cosa si impegna a fare?  S'impegna esclusivamente a sospendere, per tre anni il ricorso.  Dopo tale periodo deciderà il da farsi ma sempre che l'amministrazione non tocchi in alcun modo tale area. 

Il Comune ha deciso di cedere nonostante un vizio sostanziale presente nel ricorso. 

 

La consigliera Ranchino, capogruppo di "Insieme per Porano" è citata nel ricorso in quanto avrebbe votato nella scorsa legislatura nonostante, secondo la parte ricorrente, ci fosse un interesse di famiglia e in tutto il ricorso tale fatto viene sempre sottolineato.  Durante il consiglio in modo formale e precedentemente in modo informale, è stata presentata la visura catastale che certifica, oltre ogni altro ragionevole dubbio, che le aree in questione fin dal 1995 non sono più di proprietà della famiglia.

Quindi l'impianto stesso di parte del ricorso è fallace.   

 

Dunque dichiarare in Consiglio, come fatto dal Sindaco,  di venire a conoscenza di tali fatti solo in quel frangente non risponde al vero.

 

Se c'è un ritardo nella comunicazione, al contrario, è di questa amministrazione nei confronti della consigliera Ranchino. Dal 7 luglio, data di notifica dell'atto in comune, solo alla fine di settembre si è venuti a conoscenza del ricorso per vie non istituzionali e solo perché come gruppo abbiamo richiesto copia degli atti in questione. 

 

Da allora ad ogni incontro il capogruppo ha sempre sottolineato che le aree citate non erano più in possesso della sua famiglia e ad ogni  incontro le è stato detto di pazientare perché si doveva trovare un accordo. Perché accordarsi?  Perché decidere da soli di aver torto quando si hanno in mano i documenti che certificano il contrario?

 

Nonostante le prove, l'amministrazione ha deciso di continuare a subire un'imposizione a tempo e non per interessi generali ma per interessi particolari.

 

Il ricorso, inoltre, è stato effettuato non solo contro il Comune ma anche contro Provincia e Regione. Il Comune ha scelto di accettare. Ma non crediamo che gli altri enti decidano di sottostare ad un patto così fatto, tale da creare un pericoloso precedente per ogni altra situazione in ogni Comune.  

 

Oltre a questa ragione, i motivi della nostra astensione sono anche altri.

Ci siamo visti costretti, come gruppo di minoranza, ad astenerci nonostante la coincidenza della parte del piano portata alla nostra attenzione mercoledì sera con quella della precedente maggioranza.

 

In campagna elettorale noi dicemmo che avremmo adottato il piano alla prima seduta utile e non perché sognatori ma perché certi della bontà di un piano già pronto da alcuni mesi. Era possibile perché il Prg strutturale era già stato presentato e partecipato alla cittadinanza e l'operativo sarebbe stata la piena adozione dello strutturale.

Per non incorrere in eventuali ricorsi, sarebbe bastato affermare e attuare immediatamente le procedure per una variante allo strutturale. La variante della discordia era comunque cancellata per l'intervento del Sovrintendente e non inserita nemmeno nel Piano Strutturale. E questo poteva essere fatto senza soggiacere alla volontà di 3 singoli cittadini. Tre soli cittadini, più uguali degli altri. Tre cittadini che tengono più ai loro interessi che al paese e ai cittadini che lo abitano. Invece che cosa è successo?

 

Il Sindaco Cocco ha presentato un piano operativo, privo di alcune zone da noi ritenute importanti come la zona di sviluppo artigianale, l'area camper, l'area residenziale e commerciale.  Tutto ciò per quale motivo? Per una legittima decisione di essere più attenti, o solo con l'intento di distruggere ciò che era stato fatto dalla vecchia amministrazione? 

 

Perché escludere l'area camper?  Porano non ha un hotel 5 stelle quindi si devono trovare direttrici di sviluppo del turismo diverse e immediate.  Abbiamo B&B, agriturismi, case private e la zona cosiddetta di "Turismo all'aria aperta" può essere un'occasione. Tutte le analisi di settore parlano di turismo en plain air in forte crescita e di camperisti con disponibilità economiche medio/alte.  Allora dove sta il timore?  Non è dato saperlo.

 

Il Prg prevedeva un'area artigianale, altro settore potenzialmente forte ed anche in questo caso la maggioranza congela. La domanda che sorge spontanea a questo punto è, ma quale sviluppo economico si vuole prevedere per Porano? L'attuale maggioranza ha votato senza battere ciglio un piano operativo che non prevede alcuno sbocco di sviluppo economico. 

 

Al termine come in tutti i film che si rispettano c'è stato il gran finale, con l'assessore La Porta che ha citato testi dotti del '700 facendo capire che solo loro sanno governare.  Ha parlato di valvassori del potere colpevoli di non si sa bene quali nefandezze, facendo ricadere questo ruolo antipatico sull'opposizione.

 

Peccato che noi, in quanto minoranza, non abbiamo alcun potere da gestire, non abbiamo poltrone, non concediamo licenze edilizie, non mettiamo sotto scacco un'intera comunità accettando le richieste dei signorotti locali. Nella passata amministrazione Insieme per Porano ha scelto di difendere ad ogni costo e con ogni mezzo a disposizione gli interessi collettivi contro chi si ritiene più uguale degli altri. La nuova amministrazione ha scelto una via diversa.

 

 

Da oggi la minoranza percorrerà tutte le strade per fermare il ricatto sul Prg mentre la capogruppo personalmente farà i passi adeguati per tutelare la propria onorabilità ed evitare che in futuro altri cerchino di infangare il suo nome con notizie totalmente false così come è successo durante tutta la campagna elettorale dello scorso giugno e per i successivi mesi fino ad ora.

 Allegato

Trasmettiamo in allegato copia della lettera inviata il 6 novembre u.s. dai ricorrenti al Comune di Porano

Oggetto: Ricorso al TAR dell'Umbria....avverso l'approvazione del Prg parte strutturale - Lettera d'impegno dei ricorrenti.

I sottoscritti Trevisan Piera (.), Pagliacci Francesca (...) e Messina Gioacchino (...), con l'assistenza del sottoscritto difensore, con la presente assumono formale obbligazione di non sollecitare la trattazione del ricorso in oggetto e di chiedere il rinvio dell'eventuale udienza di discussione che risultasse ugualmente fissata, fino a un termine massimo di tre anni da oggi, salvo proroga da concordare a seconda dell'andamento e del tenore degli atti frattanto adottati.

L'obbligazione di cui sopra è da intendersi strettamente subordinata alle seguenti condizioni:

1)      che l'area in contestazione ed in particolare quella classificata come unità minima di intervento n.3 nell'art. 7.5.3. - PN 4.2. (verde pubblico) sia stralciata dal Prg, parte operativa, in corso di adozione;

2)      che l'area anzidetta non sia interessata, nelle more, da alcun intervento pianificatorio, progettuale, esecutivo, o di altra natura, comunque volto a modificarne l'assetto attualmente di fatto rivestito.

Con la presente i sottoscritti assumono anche formale obbligazione di abbandonare il ricorso in oggetto, qualora venga approvata una variante al prg, parte strutturale, che risulti pienamente satisfattiva degli interesse dedotti con il ricorso stesso, prevedendo fra l'altro la classificazione del terreno di proprietà della ricorrente Piera Trevisan come area agricola e tutti gli altri interventi di cui alla lettera del 26 giugno 2009.  Tale obbligazione sarà adempiuta entro trenta giorni dalla scadenza del termine di centoventi giorni  decorrenti da ambedue le date della intervenuta esecutività e della compiuta pubblicazione della variante.

I sottoscritti torneranno liberi di sollecitare la trattazione del ricorso in oggetto, oltre che alla scadenza del termine di cui al primo capoverso della presente lettera di impegno, come eventualmente prorogato, anche nel caso in cui risultasse disattesa la condizione descritta al n.2 del secondo capoverso.

Gli impegni assunti con la presente non influenzano, né possono in alcun modo condizionare la tutela legale dei sottoscritta rispetto ad ulteriori atti e provvedimenti lesivi dei loro interessi, che venissero eventualmente assunti.....

 

 

Pubblicato il: 17/11/2009

Torna alle notizie...