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Saranno famosi

Occhi puntati su giovani talenti che esportano il calcio orvietano. Andrea Bracaletti

Sport

Totti? Del Piero? Vieri?...campioni affermati che riempiono le prime pagine dei giornali. Ma noi vorremmo, per una volta, rivolgere le nostre attenzioni su coloro che si stanno distinguendo nel panorama giovanile (e non solo) del calcio italiano e che sono nostri concittadini.

In modo particolare, quindi, vorremmo raccontare le esperienze di alcuni ragazzi che, partiti dai vari vivai orvietani, si stanno mettendo in luce nel calcio che conta.

E sì, dobbiamo ammetterlo, noi, con orgoglio campanilistico, tifiamo per loro.

Iniziamo la nostra rassegna con Andrea Bracaletti.

Andrea Bracaletti, classe 1983, è un centrocampista offensivo (come piace a lui definirsi) che fa della forza fisica e della velocità la sua arma migliore e che dopo 3 anni trascorsi nelle giovanili del Genoa è passato nel calcio professionistico approdando al San Marino, squadra che milita nel campionato nazionale di C2, dove quest'anno, sotto la guida di mister Regno, ha già collezionato 13 presenze da titolare.

Abbiamo incontrato Andrea alla vigilia di Natale e, di fronte ad un aperitivo (rigorosamente analcolico), ha risposto ad alcune nostre curiosità.

Ci ha detto che inizialmente non è stato facile lasciare a soli 14 anni la famiglia e gli amici, per confrontarsi con una realtà del tutto nuova.

Certo il calcio è stata sempre la sua passione, ma ritrovarsi in una nuova casa (è stata infatti questa la sua scelta, quella cioè di essere ospitato da una famiglia anziché vivere in albergo) e dover affrontare scuola ed allenamenti quotidiani hanno richiesto un notevole sacrificio ed una grande forza di volontà.

Sacrifici che stanno dando i loro frutti. Infatti ora che è nel calcio professionistico si sente maturato non soltanto da un punto di vista tecnico ma anche sotto il profilo caratteriale.

Ci ha confessato di essere un tifoso del Milan e di vedere come suo modello Totti (anche se ci ha detto con modestia di considerarlo più un idolo che un modello).

Tra le varie cuoriosità ed aneddoti che ci ha raccontato, simpatico quello relativo alla partita giocata contro la Florentia allo stadio Franchi dove, sceso in campo di fronte a 25.000 tifosi, si è detto, zeppo di emozione, «allora è vero, questo è il calcio!»..

Inoltre, alla nostra domanda su come fosse un campione famoso ed affermato come Angelo Di Livio, ci ha risposto con una battuta «Quando vince è simpatico, ma sullo 0 a 0 fa valere tutta la sua esperienza.».

Un grazie per la simpatia ed un sincero in bocca al lupo.

Pubblicato il: 30/12/2002

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