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Provincia. Approvate le linee programmatiche del mandato 2009-2014

Polli: "Occorre coesione sui grandi temi per dare vita a una Provincia veramente protagonista del cambiamento". Stefano Garillo nominato dal presidente consigliere delegato per il Circondario orvietano

Il Consiglio provinciale di Terni ha approvato ieri con i voti della maggioranza (contrari Pdl e Udc) le linee programmatiche del mandato 2009-2014, illustrate precedentemente dal presidente della Provincia Feliciano Polli "Nel condividere l'impostazione del presidente la maggioranza ha sottolineato, negli interventi dei vari consiglieri, la spinta innovativa del programma, finalizzata a far assumere alla Provincia il ruolo di protagonista del cambiamento e di punto di riferimento per tutte le comunità territoriali. "Un programma - ha affermato Polli al termine del lungo dibattito consiliare - ispirato a uno sviluppo diffuso imperniato su concertazione e coinvolgimento dei territori e delle categorie economico-sociali. Il nostro - ha spiegato - è un programma ambizioso di forte ed effettivo cambiamento che deve anche affrontare la crisi in atto e nello stesso tempo predisporre gli strumenti per il rilancio. Sui grandi temi - ha osservato poi il presidente - occorre coesione anche fra le diverse forze politiche in campo per difendere gli interessi comuni della nostra provincia e guardare ad un rapporto nuovo anche con le realtà limitrofe come l'area romana e l'alto Lazio". "Occorre unità d'intenti sulle grandi questioni - ha detto Roberto Montagnoli (Pd) - perché il vero nodo strategico del programma è la qualità dello sviluppo e del cambiamento". "Il centrosinistra ternano - ha auspicato Pietro Valentini Marano (Pdl) - non deve più avere sudditanze nei confronti di Perugia, rilanciando un confronto che passi per i servizi, la sanità, il turismo e l'ambiente". "Siamo soddisfatti dei contenuti e del metodo del programma di mandato - ha sottolineato Giorgio Santelli (Idv) - e positivi ci sembrano i passaggi sulla gestione del ciclo dei rifiuti e sull'ambiente. E' apprezzabile inoltre il tentativo di parlare di comunità provinciale che consenta all'ente di essere presente anche nei territori più lontani". "Questo programma è solo un elenco di buoni propositi - ha osservato invece Francesco Abbate (Pdl) - la maggioranza rischia di trincerarsi dietro l'autosufficienza, mentre dovrebbe essere prioritario aprirsi verso il sud e Roma, anche in considerazione dell'apporto professionale e culturale dei nostri pendolari che ogni giorno esportano fuori regione saperi e capacità". "E' necessario - ha detto Massimo d'Antonio (Udc) - uno slancio nuovo per cambiare il quotidiano con una spinta di taglio europeo che tenga conto dei cambiamenti di una società sempre più multietnica e articolata". "E' un programma in continuità con le passate amministrazioni - ha dichiarato Alfredo De Sio (Pdl) - senza grandi novità. L'auspicio è che ci sia uno scatto d'orgoglio, un coraggio deciso nel dare spinta alle enunciazioni, perché ci sono molte partite da giocare, come quelle sui rifiuti, ed altre da ripensare come la holding regionale del trasporto ormai al tramonto". Gabriella Caronna (Pdl) ha posto l'accento invece su mondo della scuola e lavoro, "due temi - ha spiegato - che si intrecciano e si integrano perfettamente fra loro e che richiedono risposte concrete sul versante dell'autonomia e della realizzazione di un'ideale ponte fra il mondo della scuola e quello del lavoro". "Linee programmatiche generiche ed evanescenti - ha detto Andrea Sacripanti (Pdl) - che si disinteressano dell'Orvietano, senza riferimenti al Palazzo del Gusto, al piano dei rifiuti, e alla discarica de Le Crete, e ai tempi di realizzazione del casello nord dell'A1". "Poche idee e anche confuse - ha affermato Francesco Tiberi (Pdl) - si continua a parlare di razionalizzazione dei servizi, quando questi sono invece pressoché assenti soprattutto nei territori più lontani". Critico Tiberi anche sul versante del turismo e delle infrastrutture, "la cui carenza - ha concluso - penalizza soprattutto l'Alto orvietano". "E' un programma positivo - ha osservato Mauro Paci (Pd) - per l'attenzione che dà ai piccoli Comuni e alla possibilità di esprimere le loro potenzialità". Sulle politiche del lavoro e sulla formazione si è soffermato Giuliano Rossi (Pd) che ha rimarcato l'importanza di giungere ad una soluzione per i precari del Centro per l'impiego. "Questo programma è ambizioso - ha aggiunto - per i caratteri innovativi su ambiente, rifiuti e turismo". Su sviluppo ed economia ha insistito Carlo Ottone (Pd), ricordando che "il settore chimico ha bisogno di uno sforzo congiunto e integrato per uscire dalle secche della crisi e tornare ad essere uno dei fattori chiavi del tessuto economico locale". Stefano Garillo ha ringraziato il presidente per la delega al Circondario di Orvieto, "che non è importante per me - ha dichiarato - ma per il territorio, specialmente per l'Alto orvietano per il quale nel piano triennale delle opere pubbliche l'amministrazione ha previsto ingenti risorse". "La Provincia ha oggi una sua personalità", ha infine affermato Zefferino Cerquaglia (Sin. e Lib.) secondo il quale "sono fondamentali un'accelerazione sul processo di riforma istituzionale e il sostegno ai piccoli Comuni del territorio provinciale.

Pubblicato il: 14/10/2009

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