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I pendolari orvietani al colmo della pazienza

Soppresso il treno che li avrebbe portati a casa. L'Ufficio rapporti con la clienetela fa intervenire la Polfer

Cronaca

Ieri sera è andato in scena l'ennesimo episodio che dimostra la mancanza di rispetto da parte di Trenitalia nei confronti dei pendolari orvietani. Come frequentemente è accaduto nell'ultimo mese, ancora una volta è stato soppresso (di venerdì) il treno IC 598 Roma - Firenze delle ore 17.59 che ogni sera conduce a casa centinaia di convinto le tantissime persone che aspettavano di prendere il treno e così si sono recate all'ufficio Rapporti Clientela per chiedere di far effettuare una fermata straordinaria ad Orvieto ad un altro convoglio, ma si sono sentite dire che "nella stazione Termini non c'è un funzionario che possa decidere fermate straordinarie". L'indignazione dei pendolari è stata grande e comprensibilmente ne è nato un forte scambio di vedute tra le parti, con i pendolari che minacciavano provocatoriamente di salire sul treno Roma-Milano per poi farlo fermare ad Orvieto. Il paradosso però è stato raggiunto quando gli stessi si sono visti sopraggiungere non il dirigente preposto richiesto, bensì sei agenti della Pol.fer., chiamati appositamente dagli addetti dell'ufficio per la Clientela per scongiurare a detta loro "l'interruzione di pubblico servizio". Alla fine tutto si è svolto nel modo più rispettoso ed i passeggeri, che come sempre hanno dimostrato un livello di civiltà proporzionale alla loro
pazienza, hanno dovuto aspettare il treno successivo per tornare nelle proprie case.

Il Nuovo Comitato Pendolari protesta fermamente con Trenitalia e la invita a spiegare ufficialmente le vere cause della frequente soppressione al venerdì, giorno in cui il flusso dei pendolari è molto rilevante, del treno Arno e ricorda alla suddetta azienda che chi paga in anticipo per usufruire di un servizio, ha diritto, oltre al regolare svolgimento dello stesso, anche della collaborazione e del dialogo con i dirigenti preposti, in questo caso al traffico ferroviario, nel luogo dove si svolge parte rilevante del servizio stesso, ovvero all'interno della stazione, così come previsto anche dalla Carta dei Servizi.

Il Comitato inoltre ricorda a tutti gli utenti che per tale tipo di disservizio (soppressione di un convoglio) si ha diritto al rimborso del costo del viaggio, da richiedere all'interno della stazione, e prenderà in considerazione l'ipotesi di presentare denuncia per interruzione di pubblico servizio al perdurare di questa situazione.

Nuovo Comitato Pendolari Orvieto

Pubblicato il: 06/09/2003

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