Toni Concina candidato sindaco per 'Orvieto libera'

ORVIETO - Ufficializzata la candidatura dell'ex manager Telecom Italia, Antonio Concina, detto Toni: è lui, come anticipato ieri, il candidato sindaco della lista "Orvieto Libera" dell'avvocato Angelo Ranchino in vista delle amministrative di giugno. L'investitura è arrivata mercoledì sera dal direttivo dell'associazione. E Concina - settantuno anni, manager, diplomato ad Harvard (ultimo incarico in Telecom Italia, in qualità di direttore delle Relazioni esterne), ma anche apprezzato jazzista - non ha tardato a fare le presentazioni.

Esperto di comunicazione, Concina parte in quarta, con una lettera dal sapore rassicurante e confidenziale inviata ad amici vicini e lontani. "Ho vissuto a Orvieto tutta la mia adolescenza, quando la mia famiglia fu obbligata a lasciare Zara e la Dalmazia per le note vicende della seconda guerra mondiale - dice - Orvieto ci accolse e ci consentì anni di studio e di lavoro davvero indimenticabili insieme a solide e durature amicizie . Ho dunque ritenuto doveroso ricambiare tutto questo, offrendo alla città tutte le mie successive esperienze di manager, sicuro di poter portare un contributo allo sviluppo non solo locale della città". "Laica, democratica e liberale": così l'aspirante sindaco, definisce la sua lista di riferimento, immaginando per Orvieto "un salto di qualità" che sappia mettere a frutto "le sue straordinarie bellezze architettoniche e paesaggistiche, la sua invidiabile posizione geografica, la sua consolidata vocazione agro-industriale".

L'avvocato Angelo Ranchino, principale artefice della candidatura, è convinto di aver mandato a segno un colpo vincente.  "Orvieto Libera - è il suo commento - è certa di avere individuato in Toni una personalità di eccellenza in grado di mettere al servizio della città l'esperienza maturata in decenni di attività di primo livello quale dirigente di grandi gruppi industriali e delle telecomunicazioni".

Una parte del centrodestra già gli strizza l'occhio. Il giudizio all'interno del Pdl cittadino, però, non è unanime. Nel centrosinistra adesso si guarda alle primarie, ma con qualche preoccupazione in più. (S.T.)