Politica., tensione alta

ORVIETO - Continua la bagarre tra il centrodestra e il centrosinistra sulla paternità della battaglia contro la soppressione del tribunale di Orvieto. Dopo che il Pd locale ha negato il contenuto della risoluzione del Pd bocciata al Senato così come propagandata dal Pdl, il coordinamento del centrodestra reagisce stizzito, ricordando che "la vecchia logica stalinista dell'infamare l'avversario politico non basta più". Il reale contenuto della risoluzione è di facile accesso per tutti  sul "sito ufficiale del Senato", tanto basterà, secondo il Pdl, "per comprendere chi sono realmente i nemici del nostro tribunale".

Intanto, le tensioni continuano anche dentro al centrosinistra. AltraCittà, esclusa dal tavolo di coalizione e dopo un primo incontro con il segretario del Pd, fa sapere di non aver alcuna intenzione di lasciarsi "annettere" , "da un partito - è scritto in una nota di Maurizio Conticelli, Gilberto Borri e Mauro Corba - che da mesi si è distinto per lotte fratricide, scontri tra bande ed assenza di dibattito sugli argomenti che riguardano lo sviluppo del territorio e le esigenze dei cittadini". 

E proprio sulla questione delle primarie, interviene anche l'ex assessore, Giuseppe Germani, dal comitato di garanzia per le primarie del Pd di Orvieto. Lo fa per lanciare un appello all'unità e ribadire un aspetto forse ancora non chiaro. "I diversi candidati e i loro sostenitori dovranno accettare qualsiasi decisione e farla entrare nel proprio dna, chiunque sia il vincente, proprio per rispetto del popolo delle primarie - afferma Germani -. Solo così si costruirà quel partito "democratico" che a parole tutti diciamo di volere ma che, nella realtà, alcuni hanno difficoltà ad accettare".