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Dopo il colpo di grazia dei Nas la 'Co.pro.vi.al.' mette in vendita la cantina

"Abbiamo già avviato trattative con diversi possibili acquirenti- ha rivelato il presidente Biritognolo - anche se, logicamente, non sarà possibile concludere la transazione in tempo utile per la stagione della vendemmia ormai alle porte"  Crisi della cantina sociale, il PD è a dipsosizione

ALLERONA - Dopo il colpo di grazia dei Nas la "Co.pro.vi.al." mette in vendita la cantina. A seguito della notizia del sequestro per "carenze igienico sanitarie" dell'impianto della cantina sociale di Allerona, diffusa ieri dal nostro giornale, il presidente del consiglio di amministrazione della "Co.pro.vi.al", Americo Biritognolo, annuncia la messa in vendita della cantina. Il sopralluogo dei Nas e la conseguente ordinanza del sindaco di Allerona, Valentino Rocchigiani, che hanno posto i sigilli alle porte della cantina alleronese sono arrivati a conclusione di un decennio difficile per le finanze della cooperativa. A spingere definitivamente nel baratro i bilanci della "Co.pro.vi.al." è stato il mancato accordo di fusione con la vicina "Monrubio" "saltato" lo scorso mese di luglio, ovvero pochi giorni dopo il sopralluogo dei Nas. "La fusione - spiega Americo Biritognolo, presidente del Cda della "Co.pro.vi.al".- non è certo venuta meno per volontà nostra, bensì per una secca marcia indietro da parte della Monrubio". Per i bilanci della "Co.pro.vi.al" lo sfumare dell'accordo non ha solo significato la mancanza di un partner di spicco nel panorama vitivinicolo orvietano, ma anche la perdita del finanziamento di 800mila euro che la Regione Umbria aveva già stanziato per l'accorpamento. E' stato il "colpo di grazia" per la cantina sociale alleronese, il cui bilancio risulta in passivo per oltre 450mila euro, che ha deciso così di riaffacciarsi sul mercato in cerca di un nuovo proprietario. "Abbiamo già avviato trattative con diversi possibili acquirenti- ha rivelato Biritognolo - anche se, logicamente, non sarà possibile concludere la transazione in tempo utile per la stagione della vendemmia ormai alle porte". A frenare la vendita della cantina alleronese, per cui si ipotizzerebbe anche un interessamento da parte di un soggetto orvietano, ci sono inoltre i vincoli che legano lo stabilimento di via Carducci ai prestiti contratti dalla "Co.pro.vi.al." ancora per due anni". La ricetta che i membri del consiglio di amministrazione della cantina sociale stanno discutendo in questi giorni è "la vendita della cantina, il cui valore stimato è 900mila euro (macchinari esclusi), che permetterebbe di risanare i debiti contratti con i soci e estinguere i mutui stipulati con le banche ". In pratica, a conti fatti, una chiusura "in paro". "La speranza- conlude Biritognolo- è di riuscire a trovare un acquirente interessato non solo all'immobile, ma anche al mantenimento dell' attività di vinificazione, in modo tale da offrire uno sbocco produttivo agli oltre 150 soci produttori". Intanto il direttivo del Pd di Allerona esprime profonda preoccupazione per le sorti dei produttori vitivinicoli locali e fa sapere di "essere pronto a mettersi a disposizione della cooperativa per collaborare a rimuovere gli ostacoli finora incontrati,  per la messa in atto di nuovi progetti all'insegna delle strategie interaziendali, al fine di giungere quanto prima alla organizzazione di un'impresa solida ed efficiente

Pubblicato il: 10/09/2008

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