Tavoli all'aperto. E' scoppiata anche quest'anno la guerra tra i gestori dei locali e i residenti della Rupe

ORVIETO - Tavoli all'aperto: puntuale come il Solleone è scoppiata anche quest'anno la guerra tra i gestori dei locali e i residenti della Rupe.  Le regole ci sono, non tutti le rispettano alla lettera e, anche nei casi in cui bar, pizzerie e ristoranti si attengano agli orari (chiusura alle 2 e rumore non oltre le 24), litigi, scenate e telefonate notturne a vigili urbani, polizia e carabinieri sono sempre dietro l'angolo. Stessa scena, ogni fine settimana: l'insofferenza dei residenti che reclamano tranquillità e i gestori dei locali che reclamano il loro diritto a lavorare.

"Non è possibile non veder riconosciuto il proprio diritto a dormire all'una di notte", dice una residente di Corso Cavour infastidita nei fine settimana dagli schiamazzi, dal vociare e dalla musica fuori dai locali del centro, locali che quest'anno sono anche aumentati rispetto agli anni passati. Ma la musica, adesso, sembra che stia per cambiare. In arrivo ci sono nuove regole, più precise e stringenti. Le misure sono al vaglio dell'amministrazione comunale che proprio questa settimana farà il punto sull'argomento. "La perfetta quadratura del cerchio per problemi di questa natura non esiste", premette comunque il neo comandante della polizia municipale, Mauro Vinciotti.

"Tuttavia - chiarisce il comandante - avere regole più precise ci permetterà di migliorare anche l'efficacia dei controlli". 

"L'amministrazione - spiega il tenente colonnello - ha il compito arduo di contemperare due esigenze in larga parte contrastanti tra loro, ovvero garantire la tranquillità ai cittadini e contemporaneamente vivacizzare il centro storico e trattenere i giovani sulla Rupe".