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Varato il consuntivo. Ecco le partecipate ancora in perdita

Strozzato al massimo il dibattito, il consiglio comunale, nella tarda serata di mercoledì, dopo oltre 10 ore di seduta, approva il consuntivo 2007

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ORVIETO - Strozzato al massimo il dibattito, il consiglio comunale, nella tarda serata di mercoledì, dopo oltre 10 ore di seduta, approva il consuntivo 2007. A varare la manovra che sancisce il sostanziale pareggio di bilancio (considerando l'alienazione ancora da realizzare dell'ex mattatoio) pochi consiglieri, duramente provati dal tour de force della giornata. Alcuni anche indispettiti, come Stefano Olimpieri (Pdl) che recrimina sulla totale "indecenza" di una tale decisione. "Quella di continuare ad oltranza un consiglio - dice Olimpieri - impedendo di fatto il confronto, quando era stata prevista anche la data di venerdì (oggi, ndr) per la seduta".

L'articolazione delle pratiche era stata oggetto già in conferenza dei capigruppo di un acceso dibattito in cui sia Olimpieri che Conticelli (AltraCittà) avevano proposto la doppia seduta, ma non nella forma eccezionale "dal mattino", per consentire una più ampia discussione. Per il resto, la pratica del bilancio è nota. Anche se sono da segnalare alcune novità che arrivano dai consuntivi delle partecipate. Te.Ma. e Farmacia comunale sono riuscite a chiudere in sostanziale pareggio, senza contare ovviamente che sull'associazione che gestisce il teatro cittadino pende un mutuo da un milione di euro. A continuare a perdere sono, invece, sia Rpo (- 42mila euro) che il Centro studi (circa 99mila euro). Quest'ultimo, in particolare, ha sì ridotto di un terzo le perdite rispetto al 2006, ma resta pur sempre in passivo.

Un fatto, dice il sindaco, "interamente ascrivibile al corso di Ingegneria che non è transitato nei tempi previsti nel Consorzio e alla Camera di Commercio che non ha versato la sua quota di 50mila euro, ritirandosi dalla fondazione". I

n questo quadro, ma anche per effetto della lievitazione dei costi di gestione derivanti dall'applicazione del decreto Mussi, come noto, è stato "necessario" ridefinire la mission della partecipata: via Ingeneria, avanti tutta a master e corsi post universitari.  

"Non è mia intenzione autorizzare "buchi di bilancio" per inseguire chimere" ha insistito il sindaco, in risposta alle molte polemiche suscitate dall'annunciato cambio di pelle del Csco.

Intanto, tra la maggioranza c'è chi esprime perplessità anche per il trasferimento della struttura. È Gianpietro Piccini, dei Comunisti italiani. "Le dimensioni delle proposte - ha detto Piccini a proposito delle linee del sindaco approvate anch'esse - sono talmente ampie e di ribaltamento che è consentito avere alcune prudenze e riserve, ad esempio il Csco non più nell'ex Ospedale. Su questo punto qualche dubbio si può avere: alla caserma Piave? Bene, ma come, a quali costi e come garantire la continuità dei corsi?".  

 

Pubblicato il: 11/07/2008

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