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In vacanza non c'è posto per Fido

Il 90 per cento degli animali ospitati dal Canile Comunale sono stati abbandonati dai loro padroni in procinto di partire per le vacanze estive. La storia di Full

Cronaca

di Simona Coccimiglio

Anche ad Orvieto si registra un notevole numero di casi di cani abbandonati dai propri padroni, soprattutto in procinto della loro partenza per le vacanze estive.

"Il dato è allarmante - dice Patrizia Anselmi volontaria dell'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) - nel canile comunale sono accolti e accuditi circa 110 cani, il 90% di essi è vittima di un abbandono".

Le motivazioni, di questi tempi, sono dovute alla difficoltà di non poter portare in vacanza il cane, o perché troppo dispendioso o perché non accolto nelle strutture in cui si è deciso di trascorrere le ferie. Nell'arco dell'anno invece le cause sono diverse, per esempio l'invecchiamento del cane, la contrazione di una malattia, il cambio di abitazione o il passaggio in una casa senza giardino.

Tutti i cani prelevati dalla strada e ospitati nel canile sono privi del tatuaggio necessario per identificarli, tranne uno appartenente a delle persone molto malate che non possono più prendersene cura.

"Sono tantissimi quelli che nelle ultime settimane sono stati prelevati dalla strada - prosegue l'Anselmi - molti di essi hanno il collare, e ciò vuol dire che si tratta di cani che prima avevano un padrone. Il fatto che abbiano difficoltà a integrarsi e ad abituarsi alla nuova realtà in cui sono stati forzatamente inseriti parla chiaro. Da pochi giorni ospitiamo un cucciolo maremmano lasciato in mezzo ad una strada con tanto di collarino. Ha vagato per chissà quanto, costretto a subire le condizioni che la strada comunque ti infligge senza esservi abituato. Sta molto male, ha la rogna ed è tuttora in cura presso il canile".

"Abbiamo in cura Full, un setter abbandonato anch'esso con il collare. Manifesta una sorta di autolesionismo per cui si lecca di continuo le zampe, talmente tanto che è arrivato al punto di non far crescere più il pelo e corrodersi addirittura la pelle. Il veterinario lo addebita ad una mancanza di affetto che al cane è venuto di colpo a mancare. Full cerca dunque disperatamente il contatto con le persone, cerca quell'amore che gli è stato negato".

Il lavoro dei volontari dell'ENPA è assolutamente volontario. L'impegno profuso è notevole, le strutture insufficienti, i fondi pochi.

Attualmente ad Orvieto esistono due canili, uno a Fontanelle di Bardano che dovrebbe fungere esclusivamente da canile sanitario dove tenere i cani per un massimo di 60 giorni così da sottoporli a profilassi sanitaria, l'altro a San Venanzo, gestito dall'ENPA, che funge da rifugio in cui ospitare e accudirli. Le due strutture non sono sufficienti e assolvono insieme ad entrambe le funzioni.

L'abbandono dei cani è un fatto che si verifica sempre più frequentemente anche qui a Orvieto, soprattutto adesso. Il dato è certo ma può essere modificato, basta volerlo.

Pubblicato il: 05/07/2003

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