Caso Sciamannini, ci sarà il processo per tre ortopedici e un radiologo del Santa Maria della Stella

ORVIETO - Caso Sciamannini, ci sarà il processo per tre ortopedici e un radiologo del Santa Maria della Stella.  E' quanto ha stabilito, nel pomeriggio di ieri, il giudice per l'udienza preliminare Claudio Baglioni in merito alla morte in corsia di Raimondo Sciamannini, l'orvietano deceduto a sessantaquattro anni, nell'aprile 2002, per un aneurisma all'aorta addominale.  

Archiviata, invece, la posizione del medico del Pronto soccorso - indagato anche lui nell'inchiesta - le cui responsabilità sono state escluse in sede di incidente probatorio.  Gli altri professionisti si trovano adesso a dover rispondere del reato di omicidio colposo in capo al decesso dell'uomo avvenuto nel 2002, presso l'ex policlinico di Monte Luce.  Qui il sessantaquattrenne venne trasferito, da Orvieto, quando il suo quadro clinico era irrimediabilmente compromesso. 

Al Santa Maria della Stella, secondo quanto emerso in fase d'indagine, l'uomo sarebbe stato curato per una dubbia ernia discale. Il quadro clinico peggiorò nel volgere di un mese, fino al decesso.  Il reato contestato ai quattro medici è ormai sulla soglia della prescrizione.  Tuttavia il rinvio a giudizio e il futuro iter processuale peseranno non poco in sede di procedimento civile, in funzione del risarcimento che la famiglia dell'uomo si appresta a chiedere.  

Erano state proprio la moglie e la figlia del sessantaquattrenne a rivolgersi all'avvocato all'indomani della tragedia per chiarire le cause del prematuro quanto anomalo decesso del proprio caro. La famiglia dell'uomo è assistita dal legale Sergio Finetti. I professionisti sono, invece, difesi dai legali Guglielmo Santarelli, Manlio Morcella e Giulio Romoli. Il processo arriverà davanti ai giudici per la prima udienza il prossimo 17 giugno.