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Questione di Camorena. Diseducativo intervento dell'ANPI

Le associazioni dei partigiani di Terni assalgono con estrema durezza il Comitato antifascista orvietano. "Frange estreme" e "tifosi da stadio"

di Dante Freddi

La contestazione del Comitato antifascista orvietano di sabato scorso a Camorena ha suscitato la riprovazione dell'ANPI( Associazione nazionale partigiani d'Italia) e dell'ANNPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) di Terni, che intervengono con un comunicato in cui condannano "fermamente la grave provocazione messa in atto sabato mattina ad Orvieto durante la cerimonia di commemorazione dei 7 Martiri di Camorena ed esprimono la solidarietà al sindaco di Orvieto Stefano Mocio".

Il comunicato mi sembra che esprima un giudizio eccessivamente severo sul comportamento del comitato antifascista, paragonato addirittura agli utras dello stadio anziché a militanti democratici. I "partigiani" danno una lezione di intolleranza nei confronti di quei giovani che possono anche aver debordato e "tifato" in modo scomposto, ma comunque per gli stessi ideali e certamente con onesto entusiasmo. Se i "padri della Resistenza" usano questi toni perentori e saccenti rischiano di essere pessimi maestri di equilibrio e di valori positivi.

Segue il comunicato di Anpi e Anpia.

L'ANPI e l'ANPPIA  di TERNI condannano fermamente la grave provocazione messa in atto sabato mattina ad Orvieto durante la cerimonia di commemorazione dei 7 Martiri di Camorena ed esprimono la solidarietà al sindaco di Orvieto Stefano Mocio.
Le motivazioni addotte da alcuni esponenti dal cosiddetto "Comitato Antifascista" non reggono.
Disturbare la manifestazione al Cippo dei 7 Martiri del 29 marzo, interrompendo la cerimonia con un comizio improvvisato, per quanto inutile, è sbagliato e non ha giustificazione alcuna.
La presenza nello stesso giorno di un comizio pomeridiano della Destra ad Orvieto sicuramente suonava come una provocazione che però non poteva e non doveva risolversi nel disturbare la commemorazione, attaccare il sindaco di Orvieto e creare una tensione pericolosa che certamente non ha trasmesso un  messaggio positivo ai tanti ragazzi presenti.
Non è la prima volta che emergono atteggiamenti "muscolari" di frange estreme che ricordano più gli ultras dello stadio che i militanti democratici.
Il neo nazifascismo si combatte con la non violenza e la democrazia e soprattutto rispettando e sostenendo le istituzioni della Repubblica nata dalla Resistenza.
L'ANPI e l'ANPPIA da sempre sono impegnati su questo terreno e continueranno a difendere la democrazia come elemento fondamentale per il paese.


Pubblicato il: 01/04/2008

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