Rifiuti. Ricorso dei comuni ribelli, possibile accordo con Acea
E' per questo che, secondo fonti comunali, l'udienza fissata per stamani presso il tribunale amministrativo regionale dovrebbe slittare al 6 febbraio
ORVIETO - Tariffa sui rifiuti, Acea e piccoli Comuni verso l'accordo. E' sempre più realistica la soluzione dell'accordo transattivo in merito al ricorso pendente al Tar tra il gestore della discarica di Orvieto e i tredici Comuni (undici dell'Orvietano e due dell'Amerino: Guardea e Alviano) che si sono ribellati alla tariffa unica. E' per questo che, secondo fonti comunali, l'udienza fissata per stamani presso il tribunale amministrativo regionale dovrebbe slittare al 6 febbraio. Nel frattempo, le parti in causa verificheranno se si sono, allo stato attuale delle cose, tutte le condizioni per chiudere l'accordo in questione. A quel punto i Comuni, nell'udienza prevista, si impegnerebbero a ritirare il ricorso presentato. Si tratterebbe di definire, appunto, gli ultimi dettagli. In linea di massima, l'accordo, in accoglimento alle richieste dei Comuni, dovrebbe prevedere la non applicazione della retroattività - la contestata delibera Ato rifiuti del 13 agosto scorso applica la tariffa unica indifferenziata con effetto retroattivo per due anni: un salasso insostenibile per le casse dei piccoli Comuni - e un aiuto che arriverebbe tramite contributi regionali di circa trecentomila euro all'anno per tre anni. I finanziamenti della Regione dovrebbero servire ad incrementare la raccolta differenziata per portarla almeno al 50%. La transazione ha evidentemente l'obiettivo di creare condizioni meno penalizzanti per i piccoli Comuni dell'Orvietano e per i due dell'Amerino nel nuovo panorama della tariffa unica. Se, infatti, il Comune di Orvieto può "ammortizzare" il colpo con l'aggio ambientale, i Comuni del Comprensorio sono rimasti totalmente spiazzati nel nuovo scenario che non potrebbero fronteggiare in alcun modo, neanche facendo ricorso alle tasse.
Pubblicato il: 23/01/2008