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Cantina Novelli di Montefalco : il piacere della biodiversità

Cena della condotta Slow food di Orvieto, il 30 novembre, al San Giovenale con il sorprendente Trebbiano Spoletino, il Rosso e il Sagrantino di Montefalco

foto di copertina

Sarà l'ultimo vitigno umbro da poco tornato sugli scudi dell'arte enologica, il Trebbiano Spoletino caparbiamente strappato all'oblio dalla Cantina Novelli di Montefalco, l'ospite d'onore della cena organizzata per il 30 novembre alle ore 20,30 al ristorante "Al San Giovenale" di Orvieto, dalla locale Condotta Slow Food.

 

Ad accompagnare questo sorprendente vino ritrovato, il Rosso di Montefalco e il Sagrantino di Montefalco DOCG sempre a marchio Novelli.

Naturalmente anche il menu sarà toccato dal sacro fuoco della passione gastronomica umbra. Merito del bravissimo chef  Giangiacomo del San Giovenale che propone un orzotto al tartufo con salsa ai broccoli verdi, umbrichelli con cime di rapa, ventresca e pecorino di grotta orvietano, bocconcini di cinghiale al Sagrantino con purea di patate, spuma al cioccolato fondente con pere al vino rosso e cannella.

 

Quella del "Trebbiano Spoletino" è la storia di un recupero, caparbio e tenace, di un oscuro vitigno ormai del tutto residuale. Stefano Novelli, giovane manager a capo di un importante gruppo agroalimentare italiano (suoi i marchi Ovito e Interpan), decide di dedicarsi ad un temerario progetto di recupero chiamando a sé due grandi protagonisti del vino italiano: il prof. Attilio Scienza, padre della zonazione in Italia e professore all'Università di Milano e l'orvietano Maurilio Chioccia, prestigioso enologo e consulente di prestigiosi marchi italiani.

La ricerca censisce diverse vecchie viti di Trebbiano Spoletino, talora con ceppi di diametro superiore a 20 centimetri, maritate con aceri e olmi,  coltivate a piede franco. Le prime analisi dicono che pur appartenendo alla famiglia dei Trebbiani, il vitigno umbro è prossimo, per caratteristiche genetiche, al Greco meridionale.

La scommessa sulla biodiversità ripaga gli sforzi di Novelli. Il Trebbiano Spoletino 2006 - dall'ottimo rapporto qualità/prezzo - è un vino sorprendente. Nulla a che fare con il Trebbiano neutro, pallido e di quantità: qui c'è un naso piacevolmente esuberante (tropicale, erbe aromatiche, pompelmo rosa..), rotondo e di lunga persistenza. In bocca rivela una buona acidità e una chiara nota minerale.

 

Naturalmente, trattandosi di una cantina di Montefalco, alla cena del 30 novembre non poteva mancare l'esuberante espressione dei rossi.

Molto buono il Montefalco Rosso (Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon). Vendemmia manuale, basse rese, 15% del vino in barriques per un rosso rubino intenso, frutta rossa matura, confettura di ciliegia e note balsamiche. Coerente al gusto con enfasi sulle sensazioni di ribers e frutti di bosco. Piacevolmente fresco e di buona struttura fittamente tannica.

 

Denso e violaceo, il Sagrantino di Montefalco di Novelli si presenta dapprima morbido, accompagnato da belle note di frutti di bosco scuri e nuànces balsamiche. Morbidezza anche al gusto, seguita dall'ampliarsi della nota tannica e dall'evoluzione dei sentori verso il cassis e spezie mentolate.

 

Per info e prenotazioni entro mercoledì 28 novembre /Max. 70 persone

Soci slow food e soci Fisar : €. 25.00 - Non soci  €. 30.00

Condotta Slow food Orvieto : cell. 3479125494 _www.slowfoodorvieto.org

Soc. Itinera : 0763393529 /Ristorante  al San Giovenale Tel. 0763-340641

Pubblicato il: 28/11/2007

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