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Vietato bivaccare sulle scale del Duomo

Lo ha deciso l'Opera del Duomo, per evitare scene indecorose e cumoli di sporcizia nell'area adiacente la cattedrale

foto di copertina

 

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Il sagrato della cattedrale non è un campetto di pallone e neanche un bivacco per turisti. Sembra essere questa la filosofia alla base dei divieti che l'Opera del Duomo ha voluto introdurre in questi giorni a tutela della sacralità della Cattedrale. Anche dei suoi scalini.

 

I cartelli sui pilastri che delimitano il sagrato del Duomo parlano chiaro. E fanno divieto, come è ovvio, di lasciare di cartacce e bottiglie vuote ma anche di "consumare pasti al sacco" e di "praticare qualsiasi tipo di gioco". La mente corre ai turisti che da sempre (anche ieri) sulle scale del Duomo consumano pasti frugali, beneficiando di un po' d'ombra o baciati dal sole. Non sempre effettivamente lasciando tutto pulito. Anche se per la verità ultimamente lo spettacolo, specie d'estate, era diventato impietoso con bottiglie di birra vuote e "valanghe" di coppette di gelato. E la colpa, in questi casi, non è solo dei turisti. Ma la mente corre anche alle frotte di ragazzini che, nella bella stagione, "disegnano" immaginari campi da gioco e fanno su e giù per le scale per recuperare palloni o infilare goal nelle porte avversarie.

 

Quadretti come questi, piaccia o no, adesso vanno (o dovrebbero andare) in archivio. Certo a questo punto verrebbe da chiedersi: e che dire allora delle coppiette che da sempre si appartano sul lato sinistro del sagrato lontano da occhi indiscreti?

 

Per il rispetto delle regole, comunque, l'Opera ha delegato alla sorveglianza proprio personale di vigilanza e custodia. Si tratta, insomma, di un autentico giro di vite. Nella stessa direzione di quello che sta cercando di eliminare, ad esempio, la sosta selvaggia dalla piazza. Nelle notti d'estate addirittura non è raro trovare occupati anche gli spazi tra un pilastro e l'altro della cattedrale. Una notte di circa un anno fa addirittura un'auto impazzita aveva decapitato un pilastro della facciata.  

Pubblicato il: 07/10/2007

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