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Piscina ex Smef. Disponibilità del comando ma neppure un quattrino

"Il comando non dispone di fondi per la gestione della piscina, né per sé né tanto meno per gli altri", chierisce il colonnello Itro che definisce lo stato dell'arte dei rapporti con il Comune

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - "Il comando non dispone di fondi per la gestione della piscina, né per sé né tanto meno per gli altri". A mettere un punto fermo nelle polemiche cittadine che hanno per sfondo la stipula della convenzione tra Comune e Caf per la condivisione degli impianti sportivi della ex Smef, è il comandante del centro di addestramento di Specializzazione della Guardia di Finanza, colonnello Sandro Itro.

La convenzione è al vaglio delle parti dal mese d'aprile, in coincidenza del periodo di ultimazione dei lavori di ristrutturazione degli impianti (la piscina e due palestre). "Prima non era legittimo neanche parlarne", chiarisce il comandante.

La bozza, secondo quanto riferito, è, attualmente, all'attenzione del Comune che non ha dato ancora una risposta ufficiale. "C'è comunque piena intesa e grande spirito di collaborazione con il sindaco e la sua giunta" aggiunge il colonnello che non è disponibile a fornire dettagli sul documento fino a che non sarà definitivo.

Una cosa è certa. "Con i tagli imposti dalla Finanziaria, il comando non ha un euro per affrontare le spese di gestione", spese che sulla carta - come spiegato dal sindaco - sono solo per il 40% a carico del Comune.

La strada, dunque, a dispetto di qualsiasi previsione, almeno per il momento, sembra senza uscita. A meno che non sia il Comune a prendersi in carico l'intera spesa.  "Dovesse presentarsi una proposta in tal senso da parte dell'amministrazione, la esamineremo con la massima disponibilità" è la risposta del comandante che chiarisce anche un altro aspetto della questione.

Ovvero: dovessero mai un giorno aprirsi le porte della piscina, "l'ingresso - ribadisce il colonnello - non sarà possibile per fini ludico ricreativi, perché la concessione di spazi demaniali può realizzarsi solo per fini istituzionali e dunque esclusivamente per l'avviamento allo sport".  "La condivisione delle strutture - spiega il colonnello - può rappresentare per noi un interessante elemento di contatto con le migliori compagini giovanili, in qualità di futuri cittadini e potenziali appartenenti al Corpo".

Insomma, concludendo: che la convenzione veda la luce entro la fine dell'anno è una cosa molto probabile.  Ma che la piscina ex Smef riapra effettivamente questo è un altro paio di maniche. E che poi riapra a tutti gli orvietani è una cosa che forse non avverrà mai.

Pubblicato il: 14/09/2007

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