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Anziani. Al San Giovanni Bosco raddoppiano le rette

L'istituto ha ottenuto il riconoscimento di residenza protetta e così cambiano servizi e retta. Troppo pochi i sessantotto posti per anziani non autosufficienti consentiti dalla Regione nell'Orvietano e quindi convenzionati

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CASTEL VISCARDO - San Giovanni Bosco, raddoppiano le rette: decine di famiglie in fibrillazione. Se fino a qualche tempo fa erano sufficienti 1200 euro per garantire ospitalità ad un anziano non autosufficiente presso la struttura di Monterubiglio, adesso di euro ce ne vogliono circa due mila 400. Il salasso che rischia di mettere in ginocchio diverse famiglie è legato all'aggiornamento delle tariffe a quelle delle "residenze protette", riconoscimento che il San Giovanni Bosco ha recentemente ottenuto, a seguito di importanti lavori di adeguamento della struttura. La notizia positiva si è presto trasformata in un boomerang in quanto, i posti convenzionati con la Asl (quelli dunque per cui la Regione interviene pagando il 50% della retta) sono soltanto una ventina, mentre gli ospiti della struttura sono complessivamente 40. La situazione varia di poco con gli aiuti che arrivano dagli stanziamenti per il sociale, provenienti dai Comuni ad integrazione delle rette. Il problema è serio per le tasche delle famiglie ed è riconducibile essenzialmente alla cronica carenza di posti per "residenza protetta" autorizzati dalla Regione. Sono sessantotto in tutto l'Orvietano e non bastano. Lo dimostrano casi come questo. O come quello eclatante di Castel Giorgio dove, a dicembre di due anni, fa sono stati denunciati dai carabinieri del Nas i titolari di otto case di riposo che ospitavano anziani non autosufficienti, in assenza dell'autorizzazione regionale. La vicenda giudiziaria si è chiusa durante l'estate con l'oblazione del reato dietro pagamento di un'ammenda. Ma il problema, in sé per sé, è tutt'ora aperto ed è stato tenuto "a mollo" per due anni a suon di deroghe, per l'impossibilità di regolarizzare la situazione. Adesso con il nuovo piano regionale, che è ormai in dirittura di arrivo, le amministrazioni locali confidano in un miglioramento. L'Orvietano ha chiesto un'altra trentina di posti, per arrivare ad ottenere almeno 100 autorizzazioni.

Pubblicato il: 09/09/2007

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