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La Comunità montana progetta il 2003.

Gli interventi previsti dall'ente agiranno in modo duraturo e qualificante sul territorio. La politica di valorizzazione dei borghi centrale per tutto l'Orvietano.

Cronaca

Il 20 dicembre è stato approvato il bilancio di previsione 2003 della Comunità montana Monte Peglia- Selva di Meana.
Questa la "filosofia " che sostiene gli aspetti operativi del progetto, nell'intevento del presidente dell'ente, Valentino Filippetti.
«I prossimi anni vedranno profondi cambiamenti segnati da una modificazione del ruolo dello Stato-Nazione che ha modellato il vecchio continente nei secoli precedenti.
Saranno anni decisivi per la costruzione dell' Europa politica dove le Regioni ed i Comuni avranno un ruolo centrale.
Noi li affronteremo coscienti di vivere in un territorio che sta conquistando la fama di terra del buon vivere.
Il prof. De Rita presentando il rapporto 2002 del Censis ha detto che « nella crisi della modernità si afferma così il modello borghigiano, quello dell'Italia Centrale , fatto di buon bere e di buon mangiare, di agriturismo, di parchi regionali».
Del resto, se nei Comuni tra cinquemila e ventimila abitanti c'è stato un incremento del 3,9% di abitanti a fronte di un decremento complessivo dello 0,8% siamo di fronte ad una tendenza profonda.
Qui sta la nostra sfida: costruire un presidio del vivere bene conservando quanto di buono è stato accumulato nei secoli ed al tempo stesso realizzando una società plurale, interetnica ed interculturale puntando sull' innovazione e la formazione.

Il Bilancio di Previsione 2003 deve consolidare il lavoro svolto fino ad oggi, riconfermare il percorso avviato e renderlo irreversibile.

Le scelte specifiche operate dall'amministrazione della Comunità montana- continua Filippetti- indicano che il bilancio può tenere sul piano economico e finanziario, ma imporrà sacrifici e molta attenzione. Ad esempio, difficilmente si potranno fare interventi nei comuni oltre a quelli già programmati per una duplice ragioni.
Per le difficoltà economiche sopra ricordate e per la mancanza di personale specializzato capace di soddisfare ulteriori richieste di lavori non tradizionali.
Tra le scelte gestionali improrogabili c'è quella della riduzione della manodopera.
Nel Bilancio di previsione del 2002 prevedevamo una riduzione di 7/8 unità entro il 2002 e di 17 unità entro il 2003. Sappiamo che la previsione 2002 è stata realizzata al 50% perciò nel 2003 bisognerà accelerare. Queste scelte se attuate completeranno il consolidamento economico e finanziario dell'ente permettendogli un futuro tranquillo per molti anni".

In ultima analisi, si delinea uno scenario in cui la comunità montana sarà impegnata prevalentemente su quattro fronti:
· Quello tradizionale della forestazione, sia nell'attività di conservazione e manutenzione degli impianti forestali già realizzati che nella proposizione di interventi straordinari, come quelli sulla bonifica montana ed idraulica e di salvaguardia delle pinete del Peglia
· Quello dei servizi associati, con particolare riferimento ai servizi operativi sulla manutenzione del verde pubblico, delle strade e di altre opere pubbliche. Se andrà avanti il processo delineato dalla regione con l'approvazione della nuova legge ed i comuni daranno la loro adesione, la comunità montana dovrà organizzare un nuovo servizio, articolato sul territorio, che permetta di far fronte a tutte le attività ordinarie e straordinarie per il verde pubblico, la viabilità e le manutenzioni.
· Quello della promozione economica, che dovrà essere incentrato sulla delega in agricoltura. Infatti è ormai chiara l'esigenza di un rilancio, se non di una vera è propria rinascita della nostra agricoltura puntando sulla qualità ed i prodotti biologici, contribuendo così a completare e ad arricchire la filiera agri-turistica.
· Quello dello STINA, che rappresenta un tentativo originale di legare la salvaguardia e la tutela del territorio alla sua valorizzazione. Nel progetto dello STINA le tre aree naturali protette sono viste come volano per uno sviluppo di qualità che sappia legare insieme agricoltura-ambiente-turismo-cultura.

Pubblicato il: 23/12/2002

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