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Caso Pongelli, in tanti avrebbero 'aiutato' il notaio

Sarebbero addirittura cinque le persone iscritte al registro degli indagati nell'inchiesta sulle presunte complicità del notaio orvietano; tra esse figurerebbe anche un funzionario regionale

ORVIETO - Sarebbero addirittura cinque le persone iscritte al registro degli indagati nell'inchiesta sulle presunte complicità del notaio orvietano, Alessandro Pongelli; tra esse figurerebbe anche un funzionario regionale.  

Il secondo fascicolo della vicenda, aperto all'indomani delle manette scattate per il notaio lo scorso 10 ottobre per peculato aggravato e continuato, ne avrebbe dunque fatta di strada.  Arrivando ad individuare, almeno secondo la procura, una rete piuttosto articolata di responsabilità che avrebbero consentito al professionista 51enne - adesso in attesa dell'udienza preliminare - di far passare inosservati i mancati versamenti allo Stato che gli sono contestati negli atti del pm.  Versamenti che, si ricorda, al momento dell'arresto (tra ritardati e non effettuati) ammontavano alla cifra di 900mila euro.  

Una cifra accumulata in due anni (2 gennaio 2004 al 4 settembre 2006) e rappresentata principalmente da imposte di registro relative soprattutto ad atti di compravendita di terreni ed immobili. Per questo il notaio era finito ai domiciliari sotto l'ipotesi di reato di peculato aggravato e continuato. I reati contestati in questo secondo stralcio dell'inchiesta che coinvolgerebbe anche ex dirigenti dell'ufficio Entrate di Orvieto scalo andrebbero, invece, dal falso all'abuso d'ufficio. La conclusione delle indagini sarebbe imminente.

Certamente lo sarà, comunque, prima che venga celebrata l'udienza preliminare che dovrebbe disporre il rinvio a giudizio per Pongelli. La data è quella del 19 giugno. 

Pubblicato il: 30/05/2007

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